31 luglio 2008

Schifani si rifà l'imene

Dopo la violenta deflorazione televisiva provocatagli dal sovversivo Travaglio è tempo di una nuova verginità politica. Così l'improcessabile Presidente del Senato, tra una deposizione di fiori e l'altra, si avventura in dichiarazioni da guerrigliero dell'antimafia. L'immune Presidente arriva a dichiarare che "la politica deve avere la forza non dico di fare pulizia ma di stare attenta al proprio interno". Circa 19 anni fa, un piccolo uomo delle Istituzioni affermava, invece, che i partiti politici avrebbero dovuto fare grossa pulizia al proprio interno". Questo uomo era Paolo Borsellino e la sua lezione rimane ancora cinicamente inascoltata. Chissà, poi, se l'impunibile sia mai stato realmente attento nella scelta dei propri soci d'affari o compagni di partito o alleati di governo? L'improcessabile risulta essere sato socio in affari di persone successivamente condannate per mafia, fervente militante di Forza Italia, partito che ha subito l'arresto di vari esponenti di rilievo ed annovera fra i leaders Marcello Dell'Utri (condannato in 1° grado per associazione esterna mafiosa), alleato dell'Udc di Totò Cuffaro (condannato in 1° grado per favoreggiamento di singoli personaggi legati alla mafia).

CHE ATTENZIONE.
COMPLIMENTI !!!!!


Quello che loro nascondono noi dobbiamo diffondere:

3 commenti:

Lagos ha detto...

Il piccolo uomo è un gigante in mezzo ad una folla di mezze tacche indegne di ricoprire ruoli istituzionali. Onore a Paolo Borsellino.

2nmeno1 ha detto...

sarò demenziale ma schifani mi fà proprio schifo, è ora di sputtanarlo a dovere, lui e i suoi compari

Adduso ha detto...

Premetto che a mio modesto parere (seppure dei giudici hanno detto il contrario) mi pare fuori da ogni logica che un avvocato, tra l’altro siciliano, non si renda conto che i suoi soci sono dei mafiosi. Mi sembra tanto una storiella da raccontare alla scuola materna.

Detto questo però, non vedo perché schifani debba essere diverso dalla restante “benemerita” rappresentanza politica ed istituzionale (senza generalizzare) di questa Nazione.

Riporto qui di seguito questo link relativo ad una vicenda:
http://www.comuni.it/servizi/forumbb/viewtopic.php?p=420307&sid=237db16e25db319debededf9879a7b84

in cui un rappresentante dello Stato, solo perché dovremmo considerarlo (e lui per diritto chiaramente si sente tale) al disopra delle comuni condizioni umane, quasi come un inviato di dio, ritiene di poterci forzosamente “imporre” la sua situazione, che anche in questo caso, a mio avviso, se la raccontasse alla scuola materna, forse quei bambini se la bevono.

Il vero grave dramma di queste due vicende, come purtroppo di tante altre analoghe, è che questi “signori” politici ed istituzionali, sono ormai in uno stato così “beato” di onnipotenza, al punto che si sono palesemente convinti di poterci dire e fare ciò che vogliono, in quanto per loro noi siamo per legge solo degli esseri evidentemente inferiori, inermi e sottomessi.

E quel che è peggio, sempre a mio modesto avviso, è che questi “signori”, politici ed istituzionali del nostro Stato (sempre senza generalizzare) si “nascondono” visibilmente dietro le grandi figure di coloro che hanno dato pure la vita per combattere la mafia.