13 agosto 2011

Riflessioni di stampo mafioso





di Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Saranno interrogati da lunedi' prossimo in poi gli indagati nell' ambito dell' inchiesta antimafia "Maginot". Nel frattempo, dalle intercettazioni agli atti delle indagini emergono anche le riflessioni "di stampo mafioso" sulla crisi economica nell'agrigentino, gli appalti mancati e le conseguenze negative anche per la criminalita' organizzata, che dai lavori pubblici ha sempre tratto linfa vitale per la sopravvivenza. Lui e' Francesco Caramazza, di Agrigento, e lui e' Antonino Pirrera, di Favara. I due discutono di opere pubbliche, la strada statale 640, i subappalti, le condotte idriche, poi anche l'aeroporto di Agrigento, all'epoca in cui il progetto subi' una bocciatura da parte degli Enti preposti. Caramazza a Pirrera, "ziu Ni', l'aeroporto di Agrigento, che e' bloccato, c'erano dieci anni di lavoro". Pirrera, "lo so". Caramazza, "10 anni". Pirrera, "s'arricchivano, tutti arricchivamo". Caramazza, "solo solo tutti gli alberghi che ci sono al Villaggio Mose' ". Pirrera, "eh si', il Villaggio Mose' ". Caramazza, "perche' un albergo quante persone fa lavorare ziu Ni', camerieri, macellai. Pirrera, "persone, e anche quante commesse, si aprono negozi". Caramazza, "a Villaseta hanno fermato il Centro commerciale, quante persone dovevano lavorare ? C'e' una fame nera, una crisi da noi, una cosa paurosa. In questi giorni sono andato 4 giorni a Milano per lavoro, e ne ho visti lavori ziu Ni', tantissimi, non hai dove girarti prima che vedi cantieri, palazzi, camion, trattori, impastatrici, le persone sembravano formiche, e quanti palermitani ci sono che ci lavorano, anche catanesi, calabresi".


04 agosto 2011

Le critiche dell'On.le Ruvolo al magistrato Ingroia? infondate


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L'On.le Giuseppe Ruvolo (P.I.D), nei giorni scorsi, deciso a difendere a spada tratta il collega di partito Saverio Romano, aveva effettuato pesanti critiche nei confronti del magistrato antimafia Antonio Ingroia. Il parlamentare alludeva ad una possibile candidatura dello stesso Ingroia a sindaco di Palermo e lo accusava di voler prendere visibilità per fini elettoralistici. Si diceva inoltre convinto che bisognasse giungere alla politica "per via ideale e non facendo uso di sentenze mediatiche".

La notizia sulla quale si basavano le critiche del deputato piddino si è rivelata però del tutto infondata. Il dott. Ingroia, infatti, dalle colonne del mensile "I love Sicilia" rispondendo alla provocazione del giornalista Felice Cavallaro, che ne aveva caldeggiato la candidatura a sindaco di Palermo, si dice assolutamente contrario alla prassi per la quale un magistrato si candidi nello stesso comune in cui ha esercitato la sua funzione, "specie di fronte al rischio che si alimentino dubbi e sospetti sulla pregressa attività giudiziaria, che possa avere indebolito il suo potenziale avversario politico", "agli occhi del cittadino il magistrato non soltanto deve essere imparziale ma deve anche apparirlo".

E' notizia di questi giorni, invece, che un magistrato, il dott. Nitto Palma, sia diventato ministro della giustizia del governo Berlusconi. Governo sostenuto dal deputato "responsabile". Il nuovo ministro è stato Giudice istruttore a Vicenza fino al 1979, da quella data e fino al 1993 è sostituto procuratore della repubblica di Roma. Nel 1994 è vice capo di gabinetto del ministro della Giustizia Alfredo Biondi. È stato poi sostituto procuratore nella Direzione Nazionale Antimafia.

E adesso chi lo dice all'On.le Ruvolo?

(lenotiziedimontalbano.it)

02 agosto 2011

Ribera: l'On.le Ruvolo attacca il magistrato antimafia Ingroia

ruvolo

Antonio Ingroia, magistrato antimafia e allievo di Paolo Borsellino, replicando a Saverio Romano aveva dichiarato che "Gli imputati si difendono come credono e il sistema piu' diffuso di difendersi e' quella di buttarla in politica ma il piu' delle volte non paga".

La frase, probabilmente, non è piaciuta al deputato del P.I.D e componente del gruppo dei "Responsabili" Giuseppe Ruvolo. Il parlamentare riberese, in una nota, attacca Ingroia affermando: "Non vorremmo che il tentativo di trarre visibilita' prendendo posizione diversa da quella del dott. Di Matteo, rappresenti per il dott. Ingroia un trampolino di lancio per la sua candidatura a sindaco di Palermo. Dopo De Magistris a Napoli, potrebbe essere il meritato sbocco professionale. L'unico dato: sarebbe bene giungere alla politica per via ideale e non facendo uso di sentenze mediatiche".

La nota è stata diramata il 14 luglio proprio mentre la stampa dava notizia dell'operazione antimafia "Maginot", condotta brillantemente dallo stesso Ingroia, che ha tratto in arresto 10 presunti fiancheggiatori del boss Falsone ed ha interessato pesantemente anche il territorio di Ribera.

Il parlamentare riberese ha preferito correre in difesa dell'amico Saverio Romano e criticare Ingroia al posto di complimentarsi con lui per la brillante operazione antimafia.

Dopo la difesa ad oltranza di Totò Cuffaro (condannato in via definitiva per favoreggiamento alla mafia) inizia quella nei confronti di saverio Romano.

(lenotiziedimontalbano.it)