28 ottobre 2006

Solidali con Luxuria

Il nostro parlamento è bello per questo: non gli manca niente. Dopo i pregiudicati, i consumatori di droghe....un po di intolleranza mancava. Non penso sia così scandaloso che un transgender vada al bagno delle donne. Sentirsi, poi, violentate sessualmente mi sembra davvero una frase enorme che l' onorevole Gardini poteva evitarci. Lo sapete esiste una virtù poco praticata tra i parlamentari: la TOLLERANZA.

27 ottobre 2006

Un particolare da non sottovalutare

Il test effettuato dalla "Iene" ha rivelato come su un campione di 50 parlamentari analizzato 16 di essi sono risultati positivi alle droghe. In particolare il 24% (12 persone) alla cannabis e l' 8% (4 persone) alla cocaina, in totale quindi il 32% dei parlamentari analizzati sono risultati positivi alla droga. Un parlamentare su tre. Il test però è stato effettuato con il metodo del drug wipe (metodo infallibile) che rileva tracce di stupefacenti soltanto se assunti entro 36 ore. Questo mi sembra un particolare da non sottovalutare, perchè sta ad indicare che la percentuale di parlamentari positivi alle droghe è suscettibile di un notevole aumento, se soltanto si ricorresse al drug test tradizionale, effettuato sulle urine (come per gli appartenenti alle forze di polizia) in grado di rilevare tracce anche dopo un mese dall'assunzione della droga. Chi consuma droga abitualmente, infatti, non è detto che lo faccia giornalmente ma può accadere che il consumo avvenga con una cadenza diversa ( ad esempio ogni due-tre giorni). Quindi secondo me il 32% di parlamentari che usano droghe è una percentuale da rivedere molto al rialzo!!!
GRAZIE PEPPINO...UN EROE NEL CUORE DELLA SICILIA


25 ottobre 2006

In Italia il diritto alla privacy vale solo per i parlamentari

Ieri la trasmissione "Le Iene" ha trasmesso un servizio sul campeggio di Arezzo wawe ed ha mostrato immagini di gente intenta a fare uso di stupefacenti, gente in evidente stato di tossicosi, spacciatori che vendevano la droga e parlavano dei propri giri criminali, fino ad arrivare alle immagini di un ragazzo portato via morto dal campeggio. I visi erano schermati e le voci rese irriconoscibili. Perchè questo servizio non è stato bloccato dal garante della privacy mentre il servizio sui parlamentari positivi al drug-test si??? non riesco a capire la differenza. Non capisco perchè i giornalisti non insorgono. La legge non è uguale per tutti??? la gente comune non ha diritto alla privacy??? Solo per la super-privilegiata classe dei parlamentari esiste tale diritto???
ONOREVOLI WANTED

PETER GOMEZ - MARCO TRAVAGLIO
2006 Editori Riuniti
Storie, sentenze e scandali di 25 pregiudicati, 26 imputati, 19 indagati e 12 miracolati "eletti" dal Popolo Italiano - prefazione di Beppe Grillo
Puoi leggere la prefazione integrale nella sezione FUORI I NOMI

23 ottobre 2006

I Parlamentari possono usare droghe gli altri cittadini NO

In Svezia per il solo sospetto che non avessere pagato il canone televisivo alcuni parlamentari si sono dimessi. In Italia si scopre che molti parlamentari usano droghe e questi vengono tutelati. Non solo: i giornalisti tacciono, quasi fosse una piccola marachella. Certo si tollera che i partiti ci impongano con liste bloccate dei pregiudicati figuriamoci per una canna o una pista di coca. Le droghe le importano le organizzazioni criminali. Quando un parlamentare acquista cocaina o marijuana, con i soldi dei contribuenti, sta finanziando la mafia, la camorra, la ndrangheta. I test obbligatori non sono illegittimi, infatti sono previsti per alcune categorie di lavoratori. Nessuno protesta. Neanche una parola dalle più alte cariche istituzionali. Forse non riescono ad avere erezioni intellettuali decenti senza la cocaina??? la legge è uguale per tutti: si applichi la legge Fini sulla droga anche per loro. Fanno leggi iper-proibizioniste per il popolo comune tanto loro si sballano come vogliono senza che nessuno possa controllare....ci dicano da chi comprano la droga, denuncino i pusher. Lo stesso spacciatore, che loro denunciandolo potrebbero fare incarcerare subito, magari in questo momento sta vendendo una partita di droga tagliata male ad un ragazzino.....non avete dignità, abbiate il coraggio delle vostre azioni e non nascondetevi dietro una finta-privacy che copre solo le vostre miserie umane....lo stipendio da parlamentare non velo diamo per sballarvi. Il problema è che queste cose dovrebbe scriverle qualche giornalista importante e non un piccolo blog di provincia.
P.S.
nella sezione fuori i nomi potete ammirare il video sulla cultura di alcuni parlamentari
Putin: "L'Italia è la culla della mafia"
Il problema è che è vero. Abbiamo poco da incavolarci. Putin ha ragione siamo uno stato che non ha il controllo totale del proprio territorio. In ampie zone dell'Italia lo stato vale meno della mafia. In tutto il sud le organizzazioni malavitose sono infiltrate nei posti di potere. Comandano loro. C'è poco da dire. Cambiano i governi ma la mafia rimane salda al proprio posto. Campania, Sicilia, Calabria ed anche Puglia sono controllate e lottizzate dalle organizzazioni criminali. Moltissimi amministratori di queste regione sono indagati per mafia, con accuse gravissime, ma restano tranquillamente al proprio posto. Con il placet dei politici nazionali. Tutto resta come prima. Ogni tanto qualche eroe-martire riesce a dare una speranza. Ma non è con gli eroi che si può vincere questa guerra. Ci vorrebbe lo Stato compatto. Ma non c'è. Punto.

22 ottobre 2006

20 ottobre 2006

Il Regno delle due Monnezze

Il quadro della situazione si va facendo sempre più chiaro. I 4 termovalorizzatori previsti dal governo Cuffaro in Sicilia funzionano solo a pieno carico. Qundi non si farà riciclaggio, anzi, si importerà spazzatura da tutto il meridione. Diventeremo l'immondezzaio del regno del due monnezze. Così noi e i nostri figli respireremo e mangieremo tutte le scorie del sud. Complimenti!

19 ottobre 2006

Il Gatto, La Volpe e La Monnezza

Un' altra nave carica di spazzatura è approdata in Siclia e il relativo pattume trasferito presso la discarica di Castellana Sicula. Il governatore Cuffaro autorizza che la nostra isola venga invasa da monnezza altrui e Lombardo (leader MPA), con il suo movimento, protesta vivacemente e platealmente. Il gioco del gatto e della volpe. Se davvero Lombardo è così indignato dalla situazione ritiri la fiducia e l'appoggio politico al governo regionale. Una mossa più coerente ed efficace. Quello al quale assistiamo è uno spettacolo miserevole. Molti sostengono che tale invasione di rifiuti venga approvata dal governo regionale per favorire la realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia. Così i siciliani subiscono come sempre.

18 ottobre 2006

Sicilia Isola della Monnezza


La Regione Sicilia ha autorizzato lo scarico di "monnezza" campana presso le discariche della nostra isola. La Sicilia si appresta a diventare la pattumiera d'Italia. Il governo Cuffaro, dopo che nel 2001 con un decreto ha aperto le porte all'import in Sicilia di rifiuti tra cui sostanze altamente inquinanti, continua la politica di importazione di spazzatura. Secondo Rita Borsellino il presidente ha l'esigenza di assicurare materia prima per i termovalorizzatori. Secondo la Borsellino, infatti, se dovesse avviarsi la raccolta differenziata, per raggiungere gli obiettivi fissati dal governo Cuffaro con il piano rifiuti, 35% di raccolta differenziata nel 2008, la Sicilia dovrebbe importare 650 mila tonnellate di rifiuti all'anno proprio per far funzionare i termovalorizzatori. E' inutile ricordare che smaltire rifiuti inquina l'ambiente con i relativi rischi per la salute dei cittadini. La spazzatura siciliana ci basta e avanza.

17 ottobre 2006

Droga, Parlamento e Camorra

Roberto Saviano adesso è sotto scorta e vive una vita blindata...i boss e i capetti della camorra stanno fuori e liberi di scorazzare, minacciare, estorcere, uccidere, spacciare. Le "Iene" sono sotto inchiesta da parte della magistratura, per violazione della privacy e la puntata che non è mai andata in onda su droga e parlamentari è stata sequestrata.....i parlamentari rimangono liberi di comprare droga dalle organizzazioni criminali, con la privacy protetta alla faccia del popolo italiano. La magistratura è giusto che faccia il proprio dovere secondo le leggi....ma sarebbe anche giusto che la politica facesse il proprio di dovere facendo uscire allo scoperto il marcio che afflige la compagine parlamentare. Stanno tutti zitti: Presidente della Repubblica, Presidenti delle camere, Governo, Opposizione, Giornalisti. Non è successo niente. Non conviene a nessuno una guerra bipartizan. Viva la Repubblica della Marija.

14 ottobre 2006

Roberto Saviano contro la camorra

Mentre i nostri parlamentaruncoli depressi dalla vita grama che conducono sono impegnati a comprare sostanze stupefacenti dalle organizzazioni criminali-mafiose.....

che poi utilizzeranno i soldi ricavati per comprare armi ed altra droga...

che serviranno ad uccidere magistrati e intossicare i nostri giovani...

c'è Roberto Saviano, un giovane campano di 28 anni, che scrive un libro "Gomorra", che racconta il potere della camorra, la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d'affari. Una scrittura che parte dalla raccolta di testimonianze e leggende effettuate nei luoghi degli agguati, nei negozi e fabbriche dei clan. Un viaggio sconvolgente nel mondo affaristico e criminale della camorra. Il libro-inchiesta diventa un best-seller. Il 23 settembre scorso Saviano interviene ad una manifestazione anti-camorra a Casl di Principe, feudo dei boss, e chiamando per nome i tre padrini più feroci dice: " Iovine, Schiavone, Zagaria non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra paura, se ne devono andare da questa terra." Adesso Saviano è costantemente minacciato e viene isolato da alcune fascie della società partenopea. Anche le istituzioni non si fanno sentire.

Lo staff freesud di riberaonline gli è grato per quello che sta facendo e sta dalla sua parte con tutta la forza. Saviano un esempio per il popolo e orgoglio della nazione....che pena invece la miseria umana de i nostri poveri parlamentaruncoli che si fanno proteggere la privacy dal garante mentre comprano stupefacenti dalle mafie......

10 ottobre 2006

FUORI I NOMI


Non è certo uno scandalo fumarsi una canna. Ma che ci siano una elevata percentuale di parlamentari che si fa le canne e sniffa cocaina comincia a diventare grave. I parlamentari ci rappresentano, fanno le leggi. Vogliamo sapere chi sono e chiedergli di denunciare gli spacciatori che gli forniscono la droga. Si parla tanto di omertà vediamo se i nostri ONOREVOLI DEPUTATI oltre che tossichini sono anche omertosi. Ci sono deputati in Italia che sanno chi spaccia e non li denunciano, anzi contribuiscono al loro arricchimento comprando la coca. Questi con lo stipendio da parlamentari, pagato anche da noi, comprano sostanze illegali recando beneficio alle organizzazioni mafiose. Vogliamo sapere chi sono così non li votiamo. Ci piacerebbe sapere se sono per la legalizzazione delle droghe leggere o appartengono a quelli che vogliono la punizione di chi usa stupefacenti. Vogliamo sapere se fanno parte di commissioni delicate che si occupano di criminalità, mafia, terrorismo. In Italia ad un ragazzo beccato con uno spinello lo schedano immediatamente alla prefettura come cannabinoide, se la quantità è eccessiva l'arrestano, se lo beccano ad un concorso nelle forze armate lo escludono....a molti ritirano la patente. Se ad essere beccati, invece, sono un gruppo di parlamentari....allora bisogna tutelargli la PRIVACY.
RIBERA ONLINE LANCIA LA CAMPAGNA:


Il garante per la privacy ha oscurato Le Iene che erano riuscite a pizzicare molti parlamentari positivi al drug test, alcuni per marijuana, altri per cocaina. I parlamentari sono personaggi pubblici che dovrebbero rappresentarci, fare le leggi sulla droga ad esempio, governarci. Noi abbiamo il diritto di sapere chi tra i parlamentari fa uso di sostanze proibite. Vogliamo saperlo così non li votiamo più. La privacy non conta in questi casi. LA PRIVACY NON PUO' DIVENTARE UNO SCUDO PER I POTENTI. FUORI I NOMI. In parlamento oltre ai pregiudicati scopriamo di avere anche molti intossicati. Aderite alla campagna fuori i nomi. Pubblicate il banner.

07 ottobre 2006

I Modena City Ramblers su riberaonline

Un sentito ringraziamento va alla band Modena City Ramblers per aver composto la canzone "I Cento Passi" che ha dimostrato una grande sensibilità nei confronti del Sud e della figura di Peppino Impastato. Ancora grazie per averci concesso allo Staff freesud di intervistarli.

Domanda: Perchè un eroe come peppino Impastato viene "snobbato" dalla politca e dai media?

MCR: "Mah...non crediamo che, oggi come oggi, sia del tutto vero che la vicenda, la vita e, soprattutto, la militanza di peppino siano snobbate dai media e dalla politica...Almeno quì da noi, in Emilia , grazie soprattutto alla grande pubblicità che è arrivata col successo del film di Giordana, la figura di Peppino Impastato è assurta a simbolo di un certo modo di lottare contro i "poteri forti". Certo è, comunque, che Peppino, proprio per com'era e come "agiva", costituiva e tuttora risulta un personaggio scomodo, e con personaggi di questo tipo è difficile appropriarsi del nome e strumentalizzarne la memoria per i propri fini di bottega (gioco tipico del fare politica in Italia). Questa può essere la ragione per cui Peppino non va granchè "di moda" tra una certa politica...

Domanda: Come pensate si possa uscire dalla morsa delle mafie che attanagliano il sud dell'Italia?

MCR: E' una domanda troppo impegnativa per darvi una risposta come gruppo di musicisti: le nostre risposte, o meglio le nostre riflessioni al riguardo, ci sono, e stanno nelle canzoni che abbiamo scritto, o interpretato. Potremmo dare una risposta chiaramente scontata, da cittadini emiliani. Da persone figlie di una cultura di sinistra che parte dalle lotte sociali e politiche dei primi del '900, da un modo di condividere queste lotte e le sfide della vita che ha trovato nella cooperazione e nel rispetto delle regole civili una solida ragione d'essere e un modo di identificarsi con la propria terra. Ma ci rendiamo conto che è troppo facile avere la verità in mano da un osservatorio lontano mille chilometri...e dare risposte che forse non spettano del tutto a noi. Noi siamo lo stato, ma anche i siciliani ( o i calabresi, i pugliesi e i campani) lo sono. Assieme, come Stato, dobbiamo lottare, per la Legge e per i Diritti. Ma c'è anche un aspetto culturale, che è evidente. E che ci sembra tuttora l'anello debole del sistema. In questo senso, riteniamo importantissime le esperienze di cooperative come Libera Terra che, alla base, fanno e diffondono (tra mille difficoltà e ostracismi) cultura antimafia.

Domanda: Voi, un gruppo del Nord, avete composto una bellissima canzone contro la mafia...perchè solo poche band del sud sensibilizzano i giovani su questo punto?

MCR: Bè, non possiamo essere noi a rispondere. Proprio perchè viviamo lontano...e per le considerazioni di cui alla precedente domanda...ma è poi vero che i gruppi del sud non sono sensibili alla questione? Forse, semplicemente, non hanno esposizione...

05 ottobre 2006

Peppino Impastato: Un Eroe Siciliano /2

Fin quì la storia dicevamo....di un eroe siciliano, un eroe puro, spontaneo, coraggioso. La figura di Peppino Impastato assurge agli onori della cronaca nazionale soltanto quando il regista Giordana ne fa un grande film. A mio avviso però l'importanza della sua immagine è sottovalutata nella società moderna. Peppino ha fatto qualcosa di unico e grandioso. Lui si ribella contro la mafia pur vivendo in una famiglia inserita bene nell'organizzazione; si ribella contro la mafia da semplice cittadino disarmato; non difende suoi interessi personali; non ha potere; usa la satira in modo pesante; sbeffeggia senza paura i mafiosi; il boss Gaetano Badalamenti diventa "Tano seduto", la sua Cinisi "mafiopoli". Sfida l'omertà, il silenzio, la paura. Io ho ascoltato le registrazioni di "onda Pazza" e vengono i brividi a sentirlo dileggiare mafiosi e politici corrotti. La sua figura si erge come un gigante nel panorama dei rivoluzionari e degli eroi puri. Nonostante ciò viene "snobbato" dai politici, dai media......perchè al funerale della madre di Peppino, morta poco tempo fa, non c'erano le istituzioni, i politici (solo Bertinotti era presente), la grande stampa? non ci sono commemorazioni solenni ad ogni anniversario della sua morte....lo stato dinanzi a questi personaggi dovrebbe sempre inchinarsi....e mostrare rispetto. Peppino Impastato entra nei cuori dei giovani, che riescono a conoscere le sue gesta, soltanto quando hanno la fortuna di incontrare il film "I cento Passi" magari incuriositi dall'aver ascoltato la canzone a lui dedicata dai Modena City Ramblers....si un gruppo dell'Emilia Romagna che scrive una canzone bellissima ed emozionante in onore di Peppino. Anche gli artisti del sud dell'Italia forse potrebbero fare un po di più nel sensibilizzare le coscienze sul fenomeno delle mafie. Noi tutti dobbiamo un grazie a questa band che ha dimostrato una grande sensibilità nei confronti del sud e una grande stima nei confronti della figura di Peppino. Musica e cinema al servizio della società civile....in attesa che anche le istituzioni si mettano al servizio del popolo.......(continua)

03 ottobre 2006

Peppino Impastato: Un Eroe Siciliano

Oggi vi voglio parlare di Peppino Impastato un eroe siciliano ucciso dalla mafia. Nacque a Cinisi (Pa) nel 1948 da una famiglia mafiosa. Fin da giovane comincia una attività politico culturale antimafiosa che lo porta a rompere con il padre che lo caccia di casa. Aderisce al Psiup, fonda il giornalino "l'idea socialista", partecipa alle attività di Nuova Sinistra, conduce le lotte dei contadini, degli edili e dei disoccupati, costituisce il gruppo "musica e cultura". Nel 1976 fonda una radio privata, "Radio Aut", e con la trasmissione "Onda Pazza", ogni giorno denuncia gli affari e i delitti dei mafiosi e dei politici ed usando la satira li sbeffeggia. Le sue accuse sono dirette soprattutto contro il capo mafia di Cinisi Gaetano Badalamenti. Nel 1978 si candida alle elezioni comunali nelle liste di Democrazia Proletaria. Durante la campagna elettorale, nella notte tra l'8 e il 9 settembre 1978 viene brutalmente assassinato. Il suo corpo disteso sui binari ferroviari viene fatto saltare con una carica di tritolo. Alle elezioni i cittadini di Cinisi lo eleggono.
Ma Peppino Impastato viene ucciso una seconda volta. Si cerca di infangarne anche la sua memoria e il suo onore. Non un eroe-martire ucciso in giovane età a causa del suo senso di giustiza e del suo coraggio ma un terrorista. Stampa, forze dell'ordine e magistratura parlano del tentativo di un atto terroristico di cui sarebbe rimasto vittima e successivamente di suicidio. Solo grazie alla determinazione del fratello Giovanni, della madre Felicia Bartolotta e dei compagni di militanza si riuscì dopo tanti anni a fare luce e giustizia sulla storia. Nel 2000 la commissione parlamentare antimafia approva una relazione sulle responsabilità di rappresentanti delleistituzioni nel depistaggio delle indagini. Nel 2001 Vito Palazzolo viene riconosciuto colpevole dalla Corte d'Assise e condannato a 30 anni di reclusione. Nel 2002 Gaetano Badalamenti viene condannato all'ergastolo. Fin quì la storia. Continua..........

MALASANITA' IN SICILIA

La Sicilia è la regione con il più alto numero di strutture sanitarie private, oltre 1800. Un letto su 3 negli ospedali è privato. La somma di tutte le regioni italiane è inferiore di qualche centinaio del dato siciliano. Nonostante questo c'è una costante migrazione sanitaria degli ammalati verso il nord. Questo sistema produce tra l'altro oltre un miliardo di euro di disavanzo all'anno. Il signor Aiello, considerato uno dei prestanome di provenzano, con la sua clinica riceveva rimborsi, per le prestazioni sanitarie, dieci volte superiori a quelli che la stessa clinica riceve oggi , sottoposta a sequestro giudiziario. Tutto ciò garantendo lo stesso servizio e facendo quadrare i conti. La Sicilia è la regione che produce più parti cesarei in Italia; i parti cesarei vengono rimborsati dal servizio sanitario nazionale 5 volte di più che i parti naturali. Nella sanità privata si estendono gli affari e in quella pubblica si rafforza il clientelismo con incarichi di primariato e di direzione di aziende sanitarie. Il Cuffarismo va avanti a gonfie vele pure in tempi di vacche magre.

01 ottobre 2006

Burgio: un paese da visitare

Leggendo questo blog potrebbe sembrare che la sicilia è una brutta terra, che la sua gente sia cattiva e quindi una terra da evitare. Niente di più sbagliato. la Sicilia è una terra fantastica e la sua gente è spettacolare, accogliente e solare, solo che è sempre stata amministrata nel modo peggiore possibile. Quindi questo blog cerca solo di squarciare l'indifferenza e denunciare i misfatti che si perpetuano in questa regione a danno del suo popolo. Per recuperare di tanto in tanto mostreremo parti della bellezza dell'isola. Oggi vogliamo spendere due parole su Burgio. Cittadina dell'entroterra agrigentino, il cui nome deriva dall'arabo burg (torre), venne fondata dai Saraceni. Su tutto domina il castello Saraceno, intorno al quale si svilupparono un saliscendi di vicoli, strade lastricate di pietra grigia, chiese barocche, conventi, palazzi nobiliari, cortili, portali decorati. Bellissime le ceramiche, con la produzione di "cannate", "bummuli", "fagotti", "lemma", "quartare", "burnie", mattonelle votive. Le ceramiche sono a fondo giallo con i campi disegnati in giallo paglierino, verde ramina, bruno manganese e bianco stannifero. Dal 1500 continua la tradizione di costruire campane in bronzo. Una visita merita anche il bosco del Rifesi. Ottima la cucina tradizionala ed il vino. Quindi signori visitate Burgio ne rimmarete sorpresi.
La Mafia è Bianca: Un documentario molto istruttivo sul sistema Sicilia