18 dicembre 2009

Le agende rosse siano apartitiche - Rompere l'abbraccio con Idv

Il popolo delle agende rosse è un grande movimento nato dal basso al fine di chiedere verità e giustizia riguardo alla strage di via D'Amelio. Una strage di stampo politico-mafioso sulla quale si fonda la seconda Repubblica. Un movimento nato dal coraggio e dalla stete di giustizia di Salvatore Borsellino. Un movimento di persone oneste che pretendono la verità.


L'altro giorno ho ascoltato una dichiarazione di Antonio Di Pietro che mi ha fatto riflettere:

Intervistatore: "Riuscirà a fare pulizia interna all'interno dell'Idv come chiede Salvatore Borsellino?" - Risposta di A. Di Pietro: "Chieda a Salvatore Borsellino e vedrà che le dirà che non solo noi non abbiamo granchè da pulire ma quel poco che avevamo l'abbiamo già fatto abbondantemente...".

Salvatore Borsellino non può diventare il garante di una presunta pulizia interna dell'IDV. Salvatore non ha le informazioni per garantire che in Idv tutto sia eticamente sostenibile.

Le agende rosse devono diventare apartitiche se vogliono continuare a svolgere il proprio ruolo con efficacia. Nessuna bandiera politica deve offuscare la potenza del messaggio lanciato dal movimento. Salvatore Borsellino è e deve rimanere il vero punto di riferimento della nostra lotta. Il suo urlo non deve essere strumentalizzato da nessuno.

Bisogna rompere l'abbraccio con l'IDV.

Antonio Di Pietro non risponde alle questioni sollevate dall'articolo di Micromega. I militanti storici sono in rivolta a causa dello scarsissimo livello di democrazia interna e dall'autoritarismo con il quale viene gestito il partito. I politici transfughi di altri partiti vengono subito premiati con importanti incarichi e candidature. Indipendentemente dal partito di provenienza. E poi la gestione economica del partito: è moralmente accettabile che i soldi dei rimborsi elettorali (somme ingenti) vengano gestiti da una associazione parallela ma separata dal movimento politico Italia dei Valori? e che questa associazione sia formata soltanto da tre persone? e che queste tre persone siano Di Pietro, Mura e Mazzoleni?

Io penso di no.

Le agende rosse camminino da sole. Non diventino il bacino elettorale di nessuno. L'urlo sarà più forte e travolgerà il silenzio.