28 gennaio 2009

Non turbate il sonno presidenziale

Un Presidente della Repubblica improcessabile non ha la forza morale di rappresentare la Nazione. L'aver collaborato alla propria auto-immunizzazione è una macchia indelebile che ne ridimensiona la propria autorevolezza. I silenzi sulle vergognose aggressioni istituzionali perpetrate nei confronti dei giudici De Magistris e Apicella indignano le coscienze. Il suo rimanere inerte dinanzi allo smantellamento dell'indipendenza dei magistrati e al drastico ridimensionamento dei mezzi investigativi avvilisce. Non vede i condannati seduti sui banchi parlamentari? e i politici non eletti ma nominati dagli oligarchi? e le vili aggressioni dei potenti contro i giornalisti liberi? non sente il dovere di alzarsi e cercare di arrestare la deriva autoritaria del potere? Niente lo smuove dal sonno solo le critiche lo infastidiscono. Nuovi faraoni crescono: improcessabili, incriticabili...

26 gennaio 2009

Su Genchi menzogne di Stato

Gioacchino Genchi è un galantuomo. Persona seria, onesta e competente. Non ha creato nessun archivio segreto. Non ha mai eseguito alcuna intercettazione. Il suo lavoro al servizio delle procure di mezza Italia è quello di incrociare i dati dei tabulati telefonici. Questo ha sempre fatto nella sua vita contribuendo ad accertare la verità, con il suo metodo e la sua intelligenza investigativa, sulle stragi di mafia, su tantissimi omicidi e casi di malaffare. Adesso è sotto attacco incrociato. I maggiordomi del Nuovo Ordine lo azzannano senza tregua. Settori interessati dell'opposizione pure. Inventano montagne di falsità. Strumentalizzano le menzogne create sul suo conto per giustificare le vergognose leggi limita-intercettazioni che stanno vomitando. Non solo. Genchi deve essere punito per aver colaborato lealmente alle indagini di De Magistris. Deve essere fermato. Genchi è arrivato troppo vicino alla verità sulle stragi del 92'. Alla luce delle nuove rivelazioni di Massimo Ciancimino è meglio toglierlo di mezzo. Bloccarlo. Troppo pericoloso. Questo scopre davvero gli assassini. Resistenza.

06 gennaio 2009

Le squallide contorsioni di Sgarbi sui professionisti dell'antimafia

Sgarbi è il vero professionista dell'illusionismo dialettico.
Nella polemica con la famiglia Borsellino è riuscito a compiere acrobazie illogiche enormi senza essere minimamente smascherato. Il progredire del suo ragionamento è ai limiti della fanta-dialettica. Offre la cittadinanza onoraria, in qualità di sindaco di Salemi, alla signora Borsellino (vedova di Paolo) mostrando rispetto per il lavoro del marito. Salvatore e Rita Borsellino (fratelli di Paolo) legittimamente chiedono alla cognata di rifiutare quell'invito. I giornalisti chiedono a Sgarbi perchè mai i fratelli del magistrato ce l'abbiano con lui. La risposta è allucinante: "Perchè sono dei professionisti dell'antimafia come quelli denunciati da Sciascia tanti anni fa". Come, come? Sciascia nel 1987 accusò di professionismo dell'antimafia proprio Paolo Borsellino. Signor Sgarbi se, secondo il suo pensiero, Sciascia aveva ragione e quindi Paolo Borsellino sarebbe stato un professionista dell'antimafia, perchè offre la cittadinanza onoraria alla vedova dello stesso magistrato? se aggiungiamo che il signor Sgarbi ha più volte criticato (e diffamato) il giudice Caselli e il suo pool antimafia continuiamo a non capire. Il potere della parola e la notorietà non le danno il diritto di fare teatrino e intaccare l'onore di una famiglia che ha pagato un tributo molto alto alla libertà e alla democrazia italiana. Aveva annunciato che voleva dimettersi? lo faccia per favore. Le saremo molto grati. Viva Paolo Borsellino. Viva Gian Carlo Caselli. Abbasso i professionisti dello pseudo-garantismo all'italiana.