26 maggio 2007

Il Sistema si auto-protegge

In questi giorni la democrazia italiana ha subito una involuzione spaventosa. Si inizia con la notizia non divulgata dai media della condanna in secondo grado di Marcello Dell'Utri per una estorsione effettuata in concorso con il boss mafioso Virga. La procura di Palermo ha deciso di riaprire le indagini per associazione mafiosa esterna su Totò Cuffaro che continua a rimanere Presidente della Regione Sicilia. Un giovane ragazzo siciliano (Franceso Cipriano) chiede conto della mafia e dei 25 parlamentari condannati in via definitiva al ministro Amato che innervosito lo taccia di populista, giustizialista... Dice il ministro dell'interno che bisogna distinguere tra condanne e condanne e che ci possono essere condanne per reati minori che permettono la piena riabilitazione... Si è chiuso il cerchio: la stampa non parla, il politico condannato (o indagato) non sente ed il ministro non vede, anzi fa di più DIFENDE. Il sistema ha effettuato una manovra di auto-protezione perfetta. Complimenti.

22 maggio 2007

BASTARDI
Il 23 maggio 1992 la strage.
"Credo che Cosa Nostra sia coinvolta in tutti gli avvenimenti importanti della vita siciliana, a cominciare dallo sbarco alleato in Sicilia durante la seconda guerra mondiale e dalla nomina di sindaci mafiosi dopo la Liberazione. Non pretendo di avventurarmi in analisi politiche, ma non mi si vorrà far credere che alcuni gruppi politici non si siano alleati a Cosa Nostra - per un'evidente convergenza di interessi - nel tentativo di condizionare la nostra democrazia, ancora immatura, eliminando personaggi scomodi per entrambi". (G. Falcone "Cose di Cosa Nostra").
A quindici anni dalla strage di Capaci le parole di G.Falcone risuonano piene di tragica realtà. Cosa è cambiato da allora? la mafia continua ad essere implicata in ogni aspetto della vita dell'isola, le indagini della magistratura ci rivelano che molti gruppi politici vivono di continue alleanze con le cosche. La fragile democrazia esistente ai tempi di Falcone è regredita ad uno stato infantile dopo le stragi di mafia e la normalizzazione degli equilibri politico-criminali. I personaggi scomodi vengono completamente isolati. Il condizionamento della democrazia è fin troppo evidente. La rivolta delle coscienze è stata domata. Non è ancora arrivata l'ora che lo Stato faccia sul serio e sradichi le organizzazioni criminali? perchè si continuano a tollerare situazioni di infiltrazione e collusione? un esempio di questo stato di cose è stato l'affossamento, da parte dei partiti politici, del "codice di autoregolamentazione", approvato dalla Commissione Antimafia, che doveva impedire le candidature agli indagati per mafia. E' stato ridicolizzato dai partiti che non gli hanno dedicato alcuna attenzione. Siamo ancora la terra del "Gattopardo".

17 maggio 2007

CROCETTA: Il Sindaco Antimafia

Rosario Crocetta è stato riconfermato sindaco di Gela con una percentuale stratosferica: il 64,8 % dei consensi. Per diventare sindaco la prima volta ha dovuto fare ricorso al TAR contro i brogli elettorali . Comunista, cattolico, gay. Il suo modello è Zapatero. Il sui veri punti forti sono la cultura della legalità e la lotta alla mafia condotta con metodi efficaci. Le gare d'appalto avvengono davanti a carabinieri in divisa. Pretende dalle ditte informazioni e certificati preventivi. Revoca degli appalti al semplice vago sospetto di mafiosità. Lincenziò la moglie del boss che lavorava in comune. Nel 2003 la mafia assoldò un killer lituano per ucciderlo. E' riuscito nella difficile impresa di eliminare le infiltrazioni mafiose dagli appalti pubblici del comune di Gela. Ha liberato le imprese dalla mafia. Ha elaborato progetti di lavoro per i più deboli. Ha modernizzato Gela facendone il centro (ottantamila abitanti) con il minor numero di emigrati e il più alto tasso di crescita. Vive una vita blindata. Nelle relazioni dell'antimafia Gela è ancora base di cosche e di boss che sono costretti a lavorare altrove. Questo significa che se il popolo siciliano viene aiutato dalle istituzioni sa premiare la buona politica ed esprimersi contro la cultura della mafia. Bisogna stringersi attorno a questo sindaco coraggioso. La Sicilia deve ripartire da persone come Crocetta. Perchè il metodo degli appalti di Crocetta non viene imitato da tutti i comuni del sud? si faccia una legge che imponga il metodo Crocetta.

14 maggio 2007

La Sicilia abbassa la testa e incorona i signorotti locali

E' come se la Sicilia fosse governata bene. Riconfermati la maggior parte dei sindaci uscenti. Premiati i potenti di turno. Tutti i SIGNOROTTI, presentabili o meno, che si sono candidati sono stati eletti. Il centro-destra trionfa. Quì in Sicilia "il potere logora chi non c'è l'ha". Il voto lava ogni peccato, indagine, arresto. Si ritorna vergini dove una bella elezione e pronti per nuove avventure. Il popolo siciliano, umiliato da servizi indecenti, corruzione, mafia, inefficienza, emigrazione, povertà. Un popolo un tempo fiero. Un popolo piegato dal ricatto clientelare. Un popolo che non ha più voglia di lottare. Un popolo che abbassa la testa e si inginocchia ai nuovi signori. Un popolo che ancora una volta ha perso un'occasione di riscatto. Un popolo che comincia a meritarsi la condizione nella quale vive...

12 maggio 2007

CINISI infastidita dal ricordo di Peppino Impastato

Peppino Impastato è stato un personaggio molto scomodo per la politica Siciliana. Un rivoluzionario che si ribellò alla mafia in modo chiaro. Per farlo devette ribellarsi anche alla sua famiglia. Una testa calda, insomma. La mafia infastidita dalle sue denuncie, sempre puntuali, lo uccise. Ne infangò la memoria facendolo passare per terrorista. Dopo tanti anni dalla sua morte Peppino ottenne giustizia. Il substrato culturale che portò al suo omicidio, però, sembra ancora intatto nella sua Cinisi. I cittadini sono infastiditi dalla presenza del suo ricordo. Non partecipano alle manifestazioni in suo onore.
Rimangono in casa dietro le persiane chiuse. In attesa che passino in fretta le giornate della memoria. Non guardano nemmeno verso quella casa che ospitò un eroe. Per loro è una testa calda che non si è fatto i fatti suoi. Un comunista rompiscatole che forse meritava quella fine. Mai il consiglio comunale di Cinisi ha commemorato la figura di Peppino. Quì hanno cancellato la storia. Gli unici politici che si sono visti al forum di Cinisi sono sempre i soliti noti: Rita Borsellino e Beppe Lumia.

08 maggio 2007

Peppino Impastato un grande eroe moderno
Nella notte tra l'8 e il 9 maggio di ventinove anni fa veniva barbaramente assassinato dalla mafia di Cinisi. Su ordine del boss Tano "seduto" Badalamenti viene eliminato un personaggio scomodo che sbeffeggia i mafiosi e denuncia, senza paura, gli affari illegali che legano i mafiosi alla politica. Una figura gigantesca nel panorama degli eroi. Un rivoluzionario puro. Un personaggio che continua a rimanere scomodo anche per un certo modo di fare politica oggi.A Cinisi si celebra l'anniversario della sua morte con un forum antimafia che terminerà nella serata del 9 maggio. Peppino vive nel cuore dei giovani siciliani.
(nella foto un immagine dei funerali)