14 maggio 2006


Un prete contro la Mafia

Don Emanuele Casola, dopo tanti anni di sacerdozio vissuti presso la parrocchia di San Francesco-San Domenico Savio di Ribera, svolge adesso la sua attività pastorale a Ravanusa.

Da lì tuona contro la mafia, facendo affigere un manifesto dal titolo " Pasqua di sangue a Ravanusa ".

Dinanzi all'ennesimo omicidio di mafia e alla rassegnazione di quei cittadini esorta: " Ravanusa ci vogliamo dare una smossa? "; "partiti e politici non svegliatevi solo per le elezioni"; "giovani: toglietevi il pannolino"; "è il sangue di Gesù che grida";

"E’ il sangue della violenza, della mafia e della nostra mentalità mafiosa che ci rende schiavi del potere, del denaro e della stupidità del vivere senza ideali. Un abbraccio fraterno, amico e solidale a quanti pagano innocenti per questa violenza senza cuore.”

"Scuola: dietro a quali progetti corri? Per i soldi o per l’anima dei ragazzi? Famiglia: non pensi che è tempo di pensare ad un menù, ad un pane diverso? Chiesa: più vangelo e sale e meno fumo.”
"Non attendiamo risposte. Troviamole.”

Una presa di posizione forte e decisa contro la mafia e la mentalità mafiosa, una esortazione alla società civile affinchè risorga e si liberi definitivamente di questo cancro mafioso che attanaglia in maniera soffocante il nostro sud.

Sarebbe bello che iniziative come quelle prese dall'arciprete Emanuele Casola diventassero frequenti presso tutte le chiese e tutte le comunità ecclesiastiche in modo da lanciare un messaggio chiaro: non si può essere mafiosi e cattolici.
Siamo grati a Padre Emanuele per tutto quello che ha fatto per la comunità riberese e oggi dopo aver letto quel manifesto ci sentiamo ancora più orgogliosi di lui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...tutti i preti dovrebbero prendere posizione contro la mafia...bravo padre emanuele

Anonimo ha detto...

si si è propio cosi

Anonimo ha detto...

Hai ragione! Poi i politici e la mafia sono la stessa famiglia, i politici per paura non svolgono esattamente le loro funzioni e il popolo italiano è molto amareggiato.
Non sa cosa fare, la democrazia è parziale per loro, per noi zero assoluto, per loro approfittatori è legale. Per come si dice che "L'Italia è la culla della mafia".I politici non lo affermano perchè mangiano dello stesso pane.Come si dice in siciliano "u corvu cu corvu si pizzulianu".Su questo argomento più avanti andiamo più male ci facciamo,intendo dire che ci vuole la disciplina morale e civile per questi signori comandanti.Tutti vogliono andare al potere e tutti si vogliono arricchire perchè questa è la loro democrazia.Di questo passo i giovani non hanno futuro e la delinquenza di giorno in giorno cresce.Avrei tante cose da dire, ma dato che la situazione le facce di questi politici e di questa mafia si è stagnata, e tutto questo che ho detto non serve a niente, perchè prima di me chissà quante persone italiane lo hanno detto.Ma verrà il giorno in cui crollerà tutto quello che hanno fatto addosso a loro.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie