15 anni fa la feccia mafiosa uccideva Borsellino e la sua scorta
L'onorata società dei cani mafiosi uccise Paolo Borsellino sotto casa della mamma. Dopo tanti anni i misteri sulla strage non sono stati svelati. Perchè in via D'Amelio non era stata disposta la zona rimozione? eppure nella stessa via era stato scoperto, da poco, un covo della mafia, c'era un oggettivo pericolo sulla vita del magistrato, lo stesso Borsellino aveva confidato ad un amico: "è arrivato in città il carico di tritolo per me". Perchè fu archiviata l'indagine relativa alla pista del castello Utveggio? da quel luogo partirono ,subito dopo la strage, delle telefonate dal telefono clonato di Borsellino verso quello del funzionario del sisde Contrada. Dov'è finita la sua agenda rossa? 48 ore prima della strage borsellino incontrò l'ex senatore Mancino? di cosa parlarono? In questi giorni è stata aperta una indagine sul presunto coinvolgimento di servizi segreti deviati. Lo stato ha il dovere di reagire e portare giustizia in Sicilia. Non c'è impegno da parte della politica. Secondo Borsellino chi, nelle regioni del sud, era sospettato di avere rapporti con la mafia avrebbe dovuto abbandonare la politica. Nessuno ha mai ascoltato il suo consiglio. Guarda il video tratto da "Lezione sulla mafia".
12 commenti:
La sicilia non puo dimenticare, e neanche puo permettersi di stare a guardare!! siamo uomini!! no ominicchi o qua ra qua qua !! basta con il sistema politico mafiofo!! unendoci li metteremo alla sbarra!!! BISOGNA CREDERCI!! loro ci fanno del male a noi e a i nostri figli!! basta!!
Infabulas ha pienamente ragione. La mafia distrugge anche il futuro delle nuove generazioni. Toglie la speranza a tanti giovani. I politici collusi sono peggio degli stessi mafiosi perchè approfittano della fiducia della gente per tradire il popolo. Siciliani alziamo la testa.
I servizi segreti italiani hanno sempre il vizio di deviare... al posto di spiare i mafiosi e i terroristi si occupavano di intercettare magistrati e giornalisti. Ma la cos apiù grave di tutte è che NESSUNO SI INDIGNA.
Ma anche se qualcuno si indignasse, chi potrebbe ascoltarlo dato che i media nn danno voce al popolo che ha le palle piene delle cose ingiuste, ma solo alle tette della Arcuri e al culo della Marini?
sapete qual'è il problema, che noi siciliani in fondo, anzi nel cuore siamo come ci descrive nel gattopardo, Don Fabrizio parlando con Chevalley,... e non ci cambierà mai nessuno...perchè tutto ci sta bene!! ci accontentiamo e ce ne freghiamo!!!
Probabilmente l'indignazione non basta più... ed il popolo abbandonato dallo stato non ha più voglia e coraggio per reagire. Ma non bisogna perdere la speranza, quindi, bisogna creare informazione e contestazione dal basso. Facciamo sentire a questi politici seguaci del "Gattopardo" la nostra presenza. Contestiamoli sempre e dovunque.
Salve - ho appena letto la toccante lettera di Salvatore Borsellino e un po' per caso sono approdata su questo blog. Sono un'italiana 42enne residente all'estero da tanti anni, quasi 15, ho vissuto in 3 paesi anglofoni, e seguo come posso le vicende italiane. Ogni volta che si parla di politica e mafia riesco ancora ad indignarmi, e penso che sia giusto cosi', penso che finche' ci indigneremo vorra' dire che siamo vivi. Non so se il contestare sempre e dovunque sia davvero efficace, perche' ho l'impressione che poi la contestazione in se' non si riesca a suscitare quel giusto coinvolgimento nel cambiamento. Purtroppo infabulas ha ragione : 'tutto ci sta bene! ci accontentiamo e ce ne freghiamo!!!" questo succede non solo nel contesto siciliano, ma anche nel contesto nazionale, e succede semplicemente perche' non si conosce un'alternativa. Perche' questa la si puo' vedere solo lasciando il proprio paese, e non tutti lo possono fare. Il quesito che pongo qui dunque, e' ... invece quanto sia possibile importare nelle zone a rischio il piano di 'prevenzione' che alcune nazioni stanno portando avanti per combattere il fenomeno di terrorismo di matrice integralista. Piano che prevede la formazione di comunita' dove ci si confronta a livello culturale, dove si legga, dove si diano libri gratis, dove si insegni ai ragazzini la manualita'. Mi rendo conto che questa e' una visione un po' semplicistica, e che in Sicilia bisogna viverci per capire veramente quello che succede, ma a noi, 'Italians' (cosi' siamo chiamati su un celebre forum del Corriere), non rimane che leggere le notizie filtrate dei maggiori quotidiani online, che non sempre sono all'altezza o votare i candidati che le formazioni politiche propongono e che, consentitemelo, non sono all'altezza - a parte pochi casi - di rappresentarci. Eppure forse un aiuto potrebbe venire dai tanti siciliani e non che vi seguono da fuori. Tolgo il disturbo sperando di avere lasciato qualche spunto di riflessione.
Un caro saluto.
Stefania
Stefania, ti ringrazio per il tuo interessante intervento. Posso dirti che la situazione del sud italia è davvero sconcertante. Hai ragione bisogna viverci per riuscire a capire un po dove siamo finiti. Purtroppo manca l'informazione. Si è creato un sistema che non lascia scampo ai cittadini che poi si abituano e ricattati dall'illusione clientelistica stanno al gioco politico-mafioso. All'esterno esce poco, per questo è necessaria la contestazione. Contestare per creare informazione sui fatti sconvolgenti che accadono in sicilia e che hanno l'avallo silenzioso delle istituzioni, la mancata indignazione della politica
e così via.... Bisogna far sentire ai potenti che il popolo esiste e comincia a capire... Dobbiamo fargli capire che devono andare a casa... che bisogna cambiare sistema. Ai funerali di Paolo Borsellino il popolo prese a schiaffi quei politici che ebbero la sfacciataggine di presentarsi in Chiesa. Dobbiamo riconquistare quella indignazione. Saluti.
Le ultime notizie riferiscono del Sud d'Italia nelle fiamme - questa e' una delle ragioni per cui ho smesso di fare le vacanze estive in Italia, rinunciando al bellissimo mare della mia isola. Anche questo problema, che ogni estate si ripropone prepotentemente, riflette inadeguatezza politica, menefreghismo locale, connivenza fra due mondi. Tutti motivi che spingono tanti ad andar via senza voltarsi indietro: e' questo cio' che perfino Alfredo/Philippe Noiret dice a Toto' nel bellissimo film di Tornatore. Ed e' quanto ha detto anche Salman Rushdie (l'autore dei Versetti Satanici) tempo fa ai microfoni della CNN - se i governi europei non si danno da fare per imporsi e imporre i propri principi di legalita', uguaglianza e democrazia, i liberali saranno costretti ad andar via, per poter continuare ad esprimere le proprie idee. Ha ragione, non ci si puo' lasciar sopraffare, bisogna continuare a urlare, a fare lobby affinche' questa feccia venga debellata una volta per tutte. Ha pensato di venire a trovare gli Italians del nord-Europa per parlare di questi temi? Penso che sarebbe utile, penso che in molti verrebbero a sentirla. Questo potrebbe pure essere il momento giusto, vista la voglia di cambiamenti a livello di leadership (beh, almeno dai giornali sembra cosi') e vista la grande voglia di verita' , in memoria di Paolo Borsellino e di quanti hanno dato la loro vita. Mi faccia sapere. Cordiali saluti, Stefania.
Gli incendi che ogni estate deturpano
l'ambiente del sud italia, molto spesso, sono il risultato di strategie scientifiche elaborate dalle organizzazioni criminali e da gruppi che cercano di imporre la propria volontà con la violenza. Condivido pienamente i richiami a Tornatore e Rushdie. Penso che l'organizzazione di un convegno in nord-europa su queste tematiche sia una idea molto interessante. La ringrazio molto dell'invito. Se mi lascia un suo recapito a questo indirizzo email:
freesud@katamail.com
possiamo iniziare a discuterne.
Un saluto
X STEFANIA
La prego di ri-inviarmi il suo indirizzo email perchè a causa di un errore è andato perduto. Grazie. Saluti
Non esistono i servizi deviati, esistono i servizi e basta
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