Non sfruttare il nome di Falcone invano
Ancora avvoltoi intorno alle bare dei martiri. Giovanni Falcone sacrificò la sua intera vita per un sogno: sconfiggere il medioevo mafioso per ridare dignità e futuro alla Sicilia. Non voleva certo colpire i magistrati ed asservirli alla politica. Nè beatificare mafiosi fregiandoli del titolo di eroi. Il signor Berlusconi, prima di nominare il nome di un martire per legittimare le prossime autunnali vergogne, ripulisca il suo partito dagli elementi vicini alle cosche, rispetti il lavoro dei magistrati, costituisca una agenzia per la gestione dei beni confiscati alle mafie, approvi un testo unico antimafia e delle puntuali norme antiriciclaggio, protegga in modo efficace coloro che denunciano il racket, utilizzi l'esercito per difendere le aziende minacciate. I turisti di Taormina non hanno bisogno dei soldati le aziende siciliane invece si. Al posto di tagli ai fondi per la giustizia e di limitazioni alle intercettazioni potenzi gli organici della magistratura e delle forze di polizia e migliori gli strumenti investigativi (dando maggiori poteri e non togliendoli). E poi si faccia processare. Lei è un impunibile.
Diffondiamo quello che il regime nasconde:
15 commenti:
si,ma andiamoci piano con i militari..
tanto costano come i poliziotti..
diamo soldi alla polizia invece che toglierli..
in argentina i militari non se li sono più tolti
io berlusca a vita non ce lo voglio
e per di più tutti dicono che fa bene a rubare.. che è furbo perchè riesce a rubare legalmente..
avranno visto troppi film di arsenio lupin da piccoli o semplicemente non hanno la rete e su qualsiasi canale televisivo guardi, tutti ci dicono che va tutto bene
una mia amica l'ha votato perchè tutto quello che tocca trasforma in oro..
peccato che lo stia facendo per le sue tasche
dai un'occhiata al blog di daniele sensi.. lui fa un'analisi dettagliata con dei riferimenti
non so' tu dove stai.. io in padania sto soffocando di razzismo
lina
Ottima realtà il tuo spazio,visitandolo o prendendo atto dei post inseriti,ecco come può essere interpretata la rete,un' informazione libera messa in discussione,sono e nel mio piccolo siamo,schegge impazzite dell'informazione assai temute ormai.
Ciao,Ribera on line,charlie
Esprimo un modestissimo parere.
Condivido e sottoscrivo quasi appieno il post. Peraltro, solo chi non può o vuole vedere, non si accorge che quest’attuale poltica è la solita storica strategia di facciata. Ma oggi va molto di moda l’immagine invece della sostanza, la quale ultima necessità di un po’ di impegno mentale e qualche confronto dialettico, tutti aspetti questi che sembrano essere divenuti dei disvalori.
L’unico punto che invece non posso apprezzare, ma qui forse incide la mia piccola esperienza personale in trincea, è l’uso generale del termine in senso assolutamente positivo de “i magistrati” oppure “la magistratura”.
Ci sono notoriamente interi distretti giudiziari che visibilmente, tranne per chi non può o vuole vedere, sono in mano a vere e proprie organizzazioni (senza generalizzare) di magistrati, avvocati, consulenti, baroni universitari, politici, parenti, amici e compari, i quali tutti insieme gestiscono il loro distretto come “cosa loro”.
Questi “sistemi” sono a detta di tutti pressoché “intoccabili”, poiché poi è chiaramente innaturale e pure umanamente irrazionale che a dovere indagare e giudicare queste, chiamiamole per comodità ... “logge”, dovrebbero essere altri “colleghi” in quanto, almeno personalmente, non credo agli “inviati di dio sulla terra”.
Invece, non ritengo utile per la lotta alla mafia questo “nascondersi” opportunamente da parte di “molti” dietro le grandi figure che hanno dato pure la vita per combattere la criminalità e lo “Stato deviato” o celarsi dietro grandi uomini attuali.
Infine sulla riforma della giustizia sarei d’accordo solo su tre cose. Primo, con le obbligate e civili garanzie, velocizzare le procedure processuali, perché la giustizia di oggi assomiglia ad un “obitorio”. Secondo, dividere le carriere tra giudici solo a condizione che si crei una figura di super-Pm-specializzato inquirente e requirente. Terzo, che non avvenga mai e poi mai che i PM siano eletti dalla politica, ma nominati solo ed esclusivamente attraverso concorsi seri e ferrei, ed anzi, ma questo dovrebbe valere per tutte, dico tutte le cariche medio e alte dello Stato (e non vessare lo sportellista da 800-1200 euro), sottoporre ogni sei-sette anni circa, tutti, dico tutti, persino “i 4 del lodo Alfano”, ad un test attitudinale e psichico.
Poi se dovesse essere definitivamente consentito il cosiddetto federalismo fiscale, che invece, sempre a mio modesto avviso, ha il sapore di un “federalismo mafioso” in cui governatori regionali, presidenti di provincia, sindaci, la politica nativa, la magistratura di distretto, i baroni provinciali, la locale polizia, ecc. possono decidere e fare ciò che vogliono nel proprio “feudo”, allora è evidente che noi italiani ci siamo bevuti anche l’ultima parte di cervello indipendente rimastaci..
Concordo in pieno.
Non so se sia un caso o meno, ma fino al sedici ero a Seccagrande in ferie con i miei amici.
In gamba sempre!
Ale
C'è troppa rabbia in questo post e anche nei commenti, e la rabbia è cattiva consigliera.
Bisogna essere freddi, lucidi, guardare con serenità cosa si ha intorno ele notizie che arrivano.
La rabbia a volte è un sentimento nobile, ma se si vogliono far comprendere situazioni ed argomenti non è il modo indicato per farlo.
Non sono un fan del Presidente Berlusconi, non lo sono mai sato e mai lo sarò.
So bene quanto povertà di etica sta portando a questo paese e quanto questa cosa non mi piace, ma non mi faccio più accecare dalla rabbia.
Bisogna spiegare, capire, far capire e parlare.
Non dimentichiamoci che c'è anche un Ponte sullo Stretto in ballo, e alla fine credo sia proprio questo un obiettivo sensibile su cui bisogna concentrarsi e far capire il dissesto paesaggistico e il dissesto di soldi che ne verranno fuori.
Berlusconi e Lombardo lo vogliono a tutti i costi, non dimentichiamocelo mai.
@ lina
I soldati di Berlusconi sono soltanto una operazione di facciata. In realtà il governo sta tagliando i fondi per le forze di polizia. Questo significa meno poliziotti, carabinieri ecc, ecc e quindi meno sicurezza.
Sono daccordo sul fatto che con i soldati bisogna andarci piano. Bisogna utilizzarli solo quando necessitano ed in maniera oculata. Difendere con l'esercito le aziende di chi denuncia gli estorsori potrebbe essere una operazione fruttuosa per tutto il meridione.
@ charlie
Ti ringrazio. In un sistema nel quale l'informazione è sotto il controllo della politica e delle aziende la rete diventa un oceano di libertà
@ adduso
Sicuramente può esserci qualche magistrato che non ricopre in modo degno la propria carica. Parlare di interi distretti giudiziari in mano ad organizzazioni di magistrati mi sembra eccessivo. Sicuramente il caso De Magistris ha dimostrato chiaramente come, anche all'interno della classe giudiziaria, ci siano delle enormi pecore nere. Nello stesso tempo però ha messo in luce come l'indipendenza di un singolo magistrato può scardinare il tentativo di creare un sistema. Penso che siamo daccordo sulla esistenza di sacche di illegalità all'interno della magistratura ma discordiamo sui numeri. Secondo me si tratta di una minoranza estrema.
Concorda pienamente sul fatto che i pm non debbano diventare una carica elettiva. In Italia sarebbe la fine. Sono invece completamente contrari ai test psico-attitudinali perchè troppo manipolabili. Diventerebbero un'arma di ricatto contro i magistrati.
@ famchinaski
Spero ti sia piaciuta!
@ andrea pagliantini
Accetto la critica ma penso che dinanzi al tentativo di strumentalizzazione del pensiero di Giovanni Falcona da parte di chi, tra le altre cose, si circonda di condannati per reati di mafia sia necessario alzare la voce e far percepire il proprio sdegno. Il ponte è il prezzo da pagare alle famiglie della mafia e della ndrangheta per l'appoggio ricevuto.
La mia non era una critica, solo un pensiero a voce alta.
La strumentalizzazione di persone che non è male definire eroi come il giudice Falcone, purtroppo rientra nelle logiche del portare acqua al proprio mulino e fare i propri interessi, non sarà la prima e non sarà l'ultima.
Però indignarsi e non abbassare la testa nel quotidiano, vuole dire non arrendersi e ricordarlo ogni giorno.
E su questo sito vedo che lo viene fatto e ricordato nel migliore dei modi.
Libia, Alitalia, maestro unico, magari qualche messa in latino (senza conoscerlo), Berlusconi sta lavorando nell'immaginario antistorico non sviluppato dell'idiota medio di questo paese.
Berlusconi è il re dell'immagine e attua molte operazioni di facciata. Noi Italiani, però, filosofeggiamo troppo, mentre critichiamo l'esercito, la polizia, le norme sui processi e quant'altro, assistiamo a una manica di delinquenti, impuniti, che occupa un treno per una trasferta di calcio, terrorizzando la gente perbene, che magari usava quel mezzo perchè non può usufruirne di personali. Intanto garantiamo la libertà a chi si muove per il nostro Paese, poi esercitiamoci con la solita dietrologia e l'aria fritta, di nostra produzione. Rompete un tram? Un mese in galera a vostre spese, perchè non siete indigenti, più l'esborso per riparare il mezzo. Se ad azione non corrisponde un'azione in senso opposto, mi dite quando si metterà un argine a questa dittatura delle minoranze marce? Sono di Destra, ma non quella forcaiola, quella che vuole permettere a tutti, ricchi e poveri, di muoversi libera in un Paese dove ci si indigna molto spesso, ma si agisce con meno frequenza.
Ci sei... e combatti ancora.
Voglio cercare di tornare in carreggiata!
Ma con il vostro aiuto ce la farò!
Un bacio
Corinne
Finalmente Corinne è tornata... ci sei mancata...
Un bacio
freesud
Carissimo Freesud, scusa l'o.t., ma vorrei sapere cosa significa cio` che ho letto poco fa su:
http://schiavioliberi.blogspot.com/
Siccome riguarda la Sicilia, ti chiedo delucidazioni.
Grazie
Roberta da Sydney
@ Roberta da Sidney
In Italia (tra le altre cose) per aprire un giornale è necessario che ci sia un direttore responsabile iscritto all'ordine dei giornalisti e che la testata sia iscritta presso il registro del tribunale. L'ordine dei giornalisti è un retaggio di mussoliniana memoria che serviva a controllare l'informazione. Purtroppo è rimasto. E' successo che un giudice ha ritenuto di dover condannare un blogger per stampa clandestina. In pratica ha esteso la legislazione prevista per la stampa ai blogs. Ha ritenuto che il blog del signor Ruta fosse equiparabile ad un normale quotidiano,alla carta stampata. Non essendo tale presunto quotidiano registrato presso il tribunale ha condannato il blogger per stampa clandestina. Questa è una decisione molto pericolosa. E' la prima volta che, in un paese occidentale un blogger viene condannato per stampa clandestina. E' una decisione che sa di medioevo e che rappresenta un pericolo molto serio per il principio di libertà di espressione del proprio pensiero. Non è concepibile che un blog sia equiparato ad un giornale. La Rete non può essere regolata dalle leggi pensate per la carta stampata o la televisione. La Rete è un'altra cosa. Un blog è uno spazio personale di espressione delle proprie idee e non un giornale quotidiano. Io penso che il blogger proporrà appello e sono quasi certo che nessun altro giudice avallerà un tale decisione. Ma il pericolo che mi sbagli esiste. Considerato il periodo storico nel quale viviamo e l'invasività della politica c'è da stare molto vigili. I politici sono molto infastiditi dai bloggers. Credo, cmq, che l'unico modo per difendere la libertà ancora esistente sia quella di esercitarla (la libertà). Proprio per questo motivo il nostro blog continuerà a proporre spunti di discussione per nulla intimiditi dal tentativo di repressione. Noi andiamo avanti.
Ciao
Grazie!
Roberta da Sydney
Si, probabilmente lo e
Posta un commento