25 marzo 2009

Con garbo, senatore Gasparri, le dico che mi vergogno per lei

Di Sandra Amurri - giornalista de L'Espresso

Roma , 24 mar. (Apcom) – Maurizio Gasparri, senatore del Pdl: “Il provvedimento disciplinare del dipartimento della Pubblica sicurezza a carico di Gioacchino Genchi, finalmente sospeso dal servizio, ci auguriamo sia solo una delle prime misure prese nei confronti di una persona pericolosa. La sua azione è stata devastante Ha accumulato, mentre era dirigente della polizia,milioni e milioni di dati illegalmente. Protetto e strapagato con i soldi dello Stato per un'azione scandalosa ai danni dei servizi di sicurezza e delle forze di polizia".
Come mai in questo caso non vale la presunzione di innocenza che sbandierate anche per coloro che sono stati condannati in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, o per avere favorito boss, e continuano a sedere in Parlamento, come Dell’Utri e Cuffaro? Non entro nel merito delle indagini ,che sono in corso, a carico di Genchi, per ben più lievi ipotesi di reato, perché ho rispetto del lavoro della magistratura, nonostante non sia difficile immaginare che trattasi di uno scontro tra poteri dello Stato,un gioco che si gioca (mi scusi il bisticcio di parole) a ben più alti livelli, di cui Genchi è solo un ottimo capro espiatorio. Voglio solo ricordarle, senatore Gasparri che, pericolosi saranno i suoi colleghi parlamentari, ormai del suo stesso, unico partito, che, posseggono , decine e decine di schede telefoniche intestate al Senato che distribuiscono ad amici e parenti, dalle quali partono telefonate, a loro insaputa, anche a killer, ragione per cui, magari, vengono intercettate. Senatori ,amici di Procuratori della Repubblica , che" impediscono" a sostituti procuratori di fare quello per cui sono pagati: perseguire i reati, e applicare la legge. E le ricordo, in ultimo, semmai le fosse sfuggito, che, grazie al lavoro certosino di quella persona, che definisce “pericolosa”, il figlio del boss Lo Piccolo, ha avuto l’ergastolo in Appello ,e come lui, molti altri mafiosi. Dunque, a differenza di lei, che lo infanga con queste bieche parole, lo Stato l’ha servito. La mafia non dimentica. E’ storia vecchia e certa. Ma si vendica, quando le condizioni glielo permette, cioè quando il suo bersaglio è scomodo anche alla politica o/e a pezzi dei poteri dello Stato, esattamente come è accaduto con Falcone e Borsellino. E’ ovvio che trattasi di uno scenario da non immaginare, ma le ricordo, che nello sventurato caso, in cui la storia dovesse ripetersi, si guardi bene dal calcare il portone di qualche Cattedrale, perché questa volta, come è accaduto, nel 92, a Palermo, le persone oneste e perbene, non glielo, non ve lo consentiranno.
Distinti saluti, Senatore Gasparri.

3 commenti:

Roberta da Sydney ha detto...

Ehi Freesud, ma a gasparri gli dai del lei e lo scrivi maiuscolo??? Scusa, ma quel parlamentare indegno e` talmente schifoso che quando morira` i vermi scapperanno via per non vomitare.
Ciao e..... forza Genchi: l'Italia onesta e` con te!

Anonimo ha detto...

...non so se esiste una Italia onesta....

Anonimo ha detto...

Perche non:)