01 marzo 2009

A Padova le "Ronde" scortate dalla Polizia. Scoppiano i primi tafferugli.

L'istituzione delle "Ronde" sono soltanto un tassello della progressiva "fascistizzazione" della società. Una "irregimentazione" che crea una ferita grave nel sistema di sicurezza nazionale e spalanca la strada a disordini e confusione di ruoli. E' evidente che le "Ronde" non saranno altro che "milizie" di partito facilmente "infiltrabili" da estremisti ed elementi provocatori. Non è difficile immaginare uno scenario, di scontri tra fazioni politiche, molto simile a quello vissuto negli anni settanta. Le prime avvisaglie sonomolto chiare. A Padova gruppi organizzati di "guardiani del territorio" si sono dislocati in vari punti della città: i leghisti di "Veneto Sicuro" nella zona della Stazione ferroviaria, gli "Extracomunitari per la Legalità", sostenuti da An, presso il quartiere della "Stanga". A presidiare questa zona anche il "Comitato dei cittadini di via Pescarotto". Il risultato sfiora il ridicolo: per controllare i rondisti sono dovuti intervenire poliziotti e carabinieri. Altro che aumento della sicurezza. Si aumenta il lavoro delle Forze dell' ordine. Alla Stazione la "Ronda" leghista entra in contatto con un gruppo di No-Global che distribuivano coperte di lana e vestiti ai senza-tetto (Operazione Siberia). Volano insulti e schiaffoni. Il pronto intervento dei celerini ha evitato il peggio. E siamo solo all'inizio. Quello che avverrà dopo sarà sufficiente per giustificare nuovi interventi repressivi e vergognosi provvedimenti illiberali. Sono questi i piani del governo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono un appassionato di ronde, nè un picchiatore. Soltanto vorrei che in uno Stato libero, siano liberi i forti nelle loro ville, come i deboli nelle vie popolari.
Questi ultimi non hanno guardie del corpo. A Padova, per esempio, la situazione è insostenibile in molti quartieri, per spaccio e così via. La polizia dice di avere le mani legate, le Leggi sono interpretabili, i delinquenti furbi la scampano sempre. Soluzione: ci vorrebbero ronde controllate, di cittadini che sostengano esami psicoattitudinali per girare i quartieri, che rispondano di ogni azione che compiono, alle forze dell'ordine ed alle amministrazioni comunali.
Bisogna salvaguardare la vita anche ai delinquenti, ci mancherebbe, ma pensare a quella delle persone oneste è altrettanto importante.


Saluti agli amici del blog

freesud ha detto...

Secondo me la "sicurezza" è un compito che deve essere gestito direttamente dallo Stato. Il monopolio della forza non può essere delegato ai cittadini. La sicurezza va garantita attraverso il potenziamento economico delle forze dell'ordine e della magistratura. Vanno colmati i buchi negli organici e va assicurato il corretto funzionamento di uomini, mezzi e tecnologie. Sono necessarie leggi più incisive in tema di indagini e lotta alla criminalità. Questo governo di bricconi da un lato taglia i fondi a forze dell'ordine e magistratura, propone leggi restrittive riguardo ai mezzi investigativi utilizzabili e dall'altro inneggia alla sicurezza ed approva leggi propagandistiche inutili: le ronde non sono soltanto inutili ma rischiano di diventare un grave problema di ordine pubblico. Però sono un ottimo strumento propagandistico. Il grave ridimensionamento delle intercettazioni serve solo a garantire i colletti bianchi ma renderà il paese MOLTO più insicuro.