21 agosto 2007


Forgione "invita" Montezemolo a cacciare gli imprenditori mafiosi dalla Confindustria

Iniziamo il reportage della conferenza organizzata a Cinisi da Giovanni Impastato. Il presidente della commissione antimafia Forgione scalda la platea con un intervento molto accalorato. Invita la magistratura a distinguere fra politici e politici: "Io onestamente non mela sento di essere accomunato a tutto il fecciume che anche nella politica c'è". Ma la parte più interessante dell'intervento riguarda la stoccata riservata al presidente di Confindustria Montezemolo: "il quale non ha espulso da Confindustria uno solo degli imprenditori che sono stati condannati per mafia". Davvero? come è possibile una cosa del genere? Il Signor Luca Cordero ci faccia sapere la sua opinione... e cominci a pensare alle proprie dimissioni!!!

Guarda il video (Pubblicato anche da beppegrillo.it)

5 commenti:

Lagos ha detto...

E' necessario un forte movimento di contestazione... bisogna cacciare via a calci la classe dirigente italiana... Tutti al vaffanculo day.
Saluti

Anonimo ha detto...

PERCHE ESISTE LA MAFIA?

Semplice.
La mafia esiste ed è grande laddove non esiste lo Stato.
Se io subisco un sopruso e vado a denunciarlo dai carabinieri, debbo trovare disponibilità, professionalità, presenza dello Stato.
Se invece vi trovo la caserma aperta solo dalle... alle... già ricevo un primo segno negativo.
Se poi mi presento in orario di apertura e vi trovo un piantone impreparato, poi un maresciallo che sbuffa e infine perdo tempo perchè chi batte la mia denuncia scrive con due sole dita....
Questo è il problema e non solo al sud.
A me è capitato tutto ciò nell'avanzato nord e precisamente in un Comune dell'Emilia Romagna dove gli organici sono al minimo e le caserme nei piccoli Comuni stanno piano piano chiudendo i battenti.
Lo Stato lo vedi e lo senti vicino a te a cominciare dalle caserme dei carabinieri, dagli uffici comunali, dalle strutture pubbliche che dovrebbero assistere il cittadino..
Se queste cose lasciano a desiderare o non ci sono al nord, figuriamoci al sud.
E POI CI MERAVIGLIAMO SE ESISTE LA MAFIA?!?
Il problema è chiaro, così come è chiaro che l'attuale classe politica, tutta, dirigente e di opposizione è inadatta, incapace o non vuole risolvere il problema perchè oramai troppo collusa con esso.

Anonimo ha detto...

Bisogna ripartire dalle poche persone per bene che sono rimaste in politica, nell'economia e nella società. Condivido in pieno il ragionamento di Maurizio. Ciao

Anonimo ha detto...

Montezemolo infatti non avrebbe titolo a parlare e a sentenziare su alcunchè.Bisognerebbe dirlo forte e chiaro, però.E non una tantum.Apprezzo Forgione e condivido il suo ragionamento.Ma quando ci si rende conto che anche quelle forze che negli anni avevano tentato di discostarsi da una certa maniera di intendere e fare politica, si sono sedute sugli allori sostenendo governi borghesi che si contrapporrebbero, come "minore dei mali", a quel berlusconismo spesse volte soltanto formalmente contrastato, non abbiamo più a che fare con forme di qualunquismo, ci troviamo semplicemente di fronte a delle prese di coscienza.Ad analisi che tengono conto di realtà oggettive.Non è più credibile, insomma, il continuare a tenere un piede in due scarpe.Chi non vuole rassegnarsi a questo panorama desolante, è necessario che faccia delle scelte.Al di fuori dei "giochi di potere".Con coraggio e fermezza.

freesud ha detto...

E' necessario fare delle scelte coraggiose. Le forze pulite che sono all'interno del governo hanno il dovere di imporre la lotta alle mafie come priorità nazionale obbligando il governo ad approvare leggi decisive in tal senso. In caso di rifiuto escana dal governo. Subito. Denunciando al mondo chi si oppone alle serie politiche antimafia.

Un saluto