02 novembre 2007

I magistrati hanno il diritto e il dovere di parlare

La libertà di espressione del proprio pensiero è un diritto costituzionalmente garantito. Se un magistrato si accorge che forze più o meno occulte tentano di bloccare le proprie indagini o se si sente oggetto di pressioni indebite da parte di poteri forti deve denunciare pubblicamente tali tentativi. In questi casi i magistrati hanno il dovere di andare in televisione e parlare chiaro al popolo. Il silenzio rischia di precludere l'esistenza stessa dell' indagine e di mettere a rischio la vita del magistrato. Se i poteri che intervengono sono davvero forti significa che hanno le mani in ogni settore delle istituzioni. E allora come può un magistrato difendere le proprie indagini e salvare la propria vita? come può sentirsi sicuro chiuso nel silenzio del palazzo? l'unica via rimane la denuncia pubblica che obbliga i poteri pseudo-occulti a rallentare la propria azione. La continua delegittimazione nei confronti dei magistrati proveniente dai personaggi che incarnano le istituzioni aiuta questi poteri a completare il proprio sporco lavoro. Le intimidazioni subite dalla Forleo e da De Magistris sono un chiaro sintomo della probabile bontà del loro lavoro. Difendiamo i nostri magistrati. Prima che intervangano le pallottole.

5 commenti:

Lagos ha detto...

Sono completamente daccordo con te. L'unico modo per salvarsi la vita e cercare di andare avanti con le indagini rimane la sovraesposizione mediatica.

Anonimo ha detto...

Anch'io concordo pienamente con le tue affermazioni, i magistrati devono essere liberi bi indagare e di parlare, i giornalisti devono essere liberi di criticare e raccontare, e i politici devono operare nella trasparenza...MA queste ormai è utopia....

BLOG NEWS ha detto...

Sono i politici che dovrebbero stare un pò più zitti !

spadafora live ha detto...

perche i politici possono parlare e i magistrati no???

misteri della libertà

freesud ha detto...

Il punto è proprio questo: perchè i politici che incarnano le istituzioni
come i ministri, i presidenti delle camere, il presidente della repubblica ecc. ecc. possono esprimere critiche e valutazioni nei confronti delle inchieste e dei magistrati ed invece i poveri pm, che hanno l'ardire di indagare in direzioni vietate da questa pseudo-democrazia, debbono stare zitti e muti a subire il linciaggio istituzionale e mediatico perpetrato da chi ha a cuore solo la salvaguardia dei privilegi della casta???? Misteri della CASTA!