Pronti al Referendum. Ma non basta. Il paese è in balìa delle nuove camicie nere.
Siamo pronti a sostenere il referendum annunciato da Di Pietro e da Grillo contro la legge Berlusconi che imbriglia la magistratura e imbavaglia i giornalisti. Solo questo non basta. Bisogna iniziare a concepire dure azioni non-violente ed utilizzare la disobbedienza civile. E' opportuno violare in modo consapevole e plateale norme di legge particolarmente ingiuste. E' arrivato il momento che Veltroni lasci la politica ed il Pd inizi una ferrea opposizione. Non è più tempo per gli imbelli. Il paese è in balìa delle nuove camicie nere. Il buonismo di Veltroni e la debolezza di Napolitano hanno spalancato le porte dell'inferno: leggi salva casta ed esercito per garantirsi il potere e gli affari. Il sangue dei partigiani è stato calpestato e vilipeso. Su la testa.
10 commenti:
L'aria è irrespirabile. Non potevo credere che l'arroganza del potere potesse arrivare a tanto nell'Italia del 2000. Sono scioccato.
Prima di pensare al referendum cerchiamo di evitare che questo disegno di legge "vergogna" diventi legge dello Stato.
Inviamo e-mail di protesta ai nostri? parlamentari, mobilitiamoci, facciamo sentire la nostra voce, non se ne può più. E' proprio vero il peggio non è mai morto.
Ti segnalo un forum per la libertà di informazione http://liberainformazione.forumcommunity.net
Non aggiungo altro anche perchè sono altamente furibonda e non vorrei cadere nella maleducazione, anche se la tentazione è molto forte.
Ciao sonia
http://blog.libero.it/solobuonenotizie/
L’ Associazione Nazionale dei Familiari delle Vittime della Mafia è lieta di invitarvi alla presentazione del libro di Luciano Mirone;
GLI INSABBIATI
Storie di giornalisti uccisi dalla mafia e sepolti dall?indifferenza
(II Edizione ampiamente aggiornata)
Ne discutono insieme all’autore:
Lirio Abbate - giornalista Ansa
Sonia Alfano - figlia del giornalista Beppe Alfano
Enrico Bellavia - giornalista de La Repubblica
Massimo Francese - figlio del giornalista Mario Francese
Tano Gullo - giornalista de La Repubblica
Giovanni Impastato - fratello del giornalista Giuseppe Impastato
Antonio Ingroia - magistrato
Sabato 21 Giugno 2008 - Ore 18,00 - Villa Niscemi - Palermo
Con lagos condivido la mancanza di ossigeno.
Cara Sonia, non penso che si fermeranno. Il loro è un disegno molto lucido e freddo. Non serviranno a molto le e-mails di protesta. E' necessario agire. In modo deciso. Ti ringrazio per la segnalazione dei siti.
Grazie anche a nalya per l'informazione.
Un saluto
Cari tutti del Blog, sono un simpatizzante del Centrodestra, preoccupato per la concomitanza dell'arrivo di Berlusconi al potere e le polemiche con i giudici. Riuscite a capire, opinioni politiche a parte, se il capo del Governo è più dalla parte dei carnefici o della vittima? Non dico che sia immacolato, ma non lo sono neanche certi rappresentanti della giustizia. Urgono organismi veramente al di sopra delle parti, che stabiliscano chi ha ragione fra accusato e accusatore.
In uno Stato democratico la Magistratura DEVE essere lasciata libera di operare. La Costituzione sancisce il principio di UGUAGLIANZA. Di cosa sarebbe vittima Berlusconi? del principio di uguaglianza? davanti alla legge tutti i cittadini dovrebbero essere uguali. Al posto di blaterare e ciurlare nel manico Berlusconi DIMOSTRI nelle sedi opportune di essere vittima di complotto o macchinazione. Il suo è un colpo di mano che ci traghetta in un regime illiberale antidemocratico.
D'accordo con te...
Buon fine settimana
Io ti ti ci manderei indietro nel tempo, durante il ventennio fascista, così capiresti davvero cosa significa. Questo richiamo improprio e continuativo alla dittatura è uno schiaffo a chi l'ha toccata con mano e a causa di essa è morto o ha sofferto.
Non è necessario avere vissuto il ventennio fascista per affermare che Berlusconi sta attuando provvedimenti gravemente illiberali con i quali porta il paese in pieno "regime".
Un regime edulcorato rispetto a quello fascista.
E' infatti evidente che esistono varie gradazioni ed intensità nelle quali può esplicarsi un governo autoritario.
Ovviamente quello mussoliniano era più marcato ed utilizzava mezzi diversi.
L'offesa a chi ha lottato ed è morto per liberare l'Italia dalle camice nere proviene da chi sta stravolgendo la Costituzione del 48' frutto delle sangue partigiano.
Minare l'indipendenza della magistratura, imbrigliare il lavoro dei magistrati ed intimidirli quotidianamente è offesa gravissima alla memoria di chi è morto per creare l'equilibrio democratico.
Offende i martiri della libertà anche chi appoggia tali politiche antidemocratiche creando la legittimazione ed il consenso a tali pseudo-politici di bottega.
Ma va là. Smettila con questa propaganda ridicola. Siete la migliore polizza assicurativa sulla vita di Berlusconi. Prosit.
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