28 aprile 2009

Vergogne siciliane: l'Ordine dei giornalisti contro Pino Maniaci

In Sicilia capita anche questo. E' la sconfortante normalità di un'isola oppressa dalla mafia. Sintomo di una costante decadenza morale. Di una società civile che arretra e cerca cavilli giuridici per non dispiacere il potere. Pino Maniaci è il Giornalista. Racconta il territorio. Descrive i fatti e fa nomi e cognomi. Siccome lavora in una zona ad altissima densità mafiosa ed a bassa qualità amministrativa si scontra inesorabilmente con i gruppi di potere politico-economico e con le organizzazioni criminali. Minacce, pestaggi, danneggiamenti, piani di attentato, centinaia di querele. Lui va avanti, a testa alta. Anche quando la paura e il realismo dovrebbero imporgli di fermarsi. Ti aspetti che lo Stato lo consideri un avamposto. Una risorsa da preservare e incoraggiare. Non è così. Qualche mese fa arrivò il rinvio a giudizio per esercizio abusivo della professione. Oggi la sezione siciliana dell'Ordine dei giornalisti rifuta la sua iscrizione e decide di costituirsi parte civile contro Pino. Mi vergogno per loro. E' lo stesso ordine che non ha battuto ciglio quando dalle colonne del giornale "La Sicilia" veniva pubblicata la lettera di un mafioso detenuto al 41bis. E' lo stesso ordine fondato da Mussolini. E' lo stesso inutile ordine.

4 commenti:

Andrea Pagliantini ha detto...

Succede sempre così quando una persona inizia a dar fastidio: si cercano pastoie burocratiche per metterlo a tacere o impedirne l'operato.
Mi viene da pensare che se Pino Maniaci non è iscritto all'albo, ma fa e dice cose che altri iscritti non fanno, vuol dire che qualcosa non va.
Credo che chiunque possa scrivere quello che pensa o quello che vede e saranno i lettori a giudicare e scegliere se seguire e nel caso contiunare a leggere oppure no.

Ettore Scamarcia ha detto...

L'Ordine dei Giornalisti è una casta e va abolito. In tutti gli altri Paesi il mestiere di giornalista è una libera professione, qui in Italia ti tengono in catene.

Tanti giornalisti hanno perso la vita soprattutto perchè sono stati isolati dai propri colleghi. A Pino Maniaci lo stanno eliminando senza sporcarsi le mani, con la calunnia e con un processo contro di lui.

Pino Amoruso ha detto...

Buon 1° maggio!!!

archimede ha detto...

Voglio esprimere la mia solidarietà al giornalista "non giornalista" Pino Maniaci. Questo accade alle persone non abituate abattere la coda. In Italia purtroppo quelli che battono la coda sono in maggioranza.