25 marzo 2007

Prima risolviamo la guerra in casa nostra!

Via i soldati dall'Afghanistan e con i soldi risparmiati si predisponga un serio piano antimafia.

Inutile prenderci in giro l'Italia è dominata dalle organizzazioni mafiose.
C'è una guerra in corso da un lato le mafie e dall'altro la popolazione civile. A Napoli c'è in corso anche una guerra intestina tra clan camorristici che indisturbati si sparano tra le strade. Dall'inizio dell'anno già 28 morti ammazzati solo nel napoletano. La popolazione del sud subisce enormi danni giornalmente e da decenni. Disoccupazione, povertà, degrado sociale, malattie. Senza le organizzazioni criminali, l'economia del sud raggiungerebbe presto quella del nord. L'importazione della spazzatura e il seppellimento della stessa presso le città del sud ha provocato un aumento vertiginoso dei tumori e delle leucemie. I giovani costretti ad emigrare per trovare un lavoro. Questi sono alcuni dei danni provocati dalle organizzazioni criminali alla gente. Via i politici indagati per mafia dal potere sono una vergogna. Con i soldi che il governo risparmierebbe ritirandosi dall'Afghanistan si potrebbe finanziare la creazione di un piano antimafia serio. Si potrebbero assumere nuovi magistrati, potenziare le forze dell'ordine, l'intelligence, acquistare nuova tecnologia per le indagini. Possibile che non ci sia un progetto che indichi le tappe da seguire e la probabile data della vittoria dello Stato? E' necessario ripristinare la democrazia.

25 commenti:

Lagos ha detto...

Una azione seria contro le cosche è una priorità assoluta e non prorogabile...

Sciavè ha detto...

a volte cado nello sconforto xchè credo in parole come queste ma mi suonano di utopia... xò poi rifletto un attimo e mi dico che devo crederci, devo credere nel mio sud...

ablar ha detto...

free ... io credo che come tutti i fenomeni politici ed economici anche la mafia sia globalizzata... e credo che c'entri l'afghanistan in questa mafia globale ... per cui ci sarebbero due piani su cui investire diciamo una contromossa ... il gioco è più grande, ampio ... a dirti la verità preferisco che ci sia l'italia "insieme" alla spagna e alla germania, piuttosto che "sotto" gli americani e inglesi come è successo in iraq ... più forte sarà l?europa diplomaticamente, più si può fronteggiare sta mafia globale ... forse è unpensiero ingarbugliato.
Addirittura io credo che il famoso programma P2 è diventato globale ... in questo vedo la cultura europea una buona alternativa al momento... e credo che lo sia anche per i paesi arabi (di cultura molto più vicina a quella europea) e i paesi asiatici (compresa la cina) ... la guerra si sta facendo contro questo nuovo quadro di strategia mondiale ... tutto è partito dalla nascita dell'euro ... da quando saddam ha iniziato a vendere il petrolio in euro ... e gli americani i loro "petrodollari" se li sbattevano in faccia (cartaccia, assegni in bianco) ... il petrodollaro è una bella invenzione delle lobby americane e mondiali, e mafiose ... messa in crisi da una nuova moneta.
Amos Oz... uno scrittore isrealiano ... diceva che per vanificare le guerre in medio oriente si potrebbe pensare a un paese arabo unito (nel modello europeo) e creare una moneta unica araba ... a questo si pensa... ed è per questo che si fomenta la guerra civile nei paesi arabi ...
un bel casino! bisogna sempre chiarirsi leidee ... non semplice!
dissipare le nebbie create appositamente

ablar ha detto...

comunque sì ... la prima mossa auspicabile è l'uscita dalla scena politica di tutti i personaggi con pendenze penali per concussione ...

Anonimo ha detto...

Impegnate nei combattimenti le truppe italiane in Afghanistan
Il governo Prodi minimizza
Si sa che le bugie hanno le gambe corte e difatti il 20 marzo, pochi giorni dopo il vertice di Bruxelles dove Prodi e D'Alema, facendo asse con Zapatero, avevano fatto sfoggio di "pacifismo" respingendo le pressioni di Blair per un aumento dell'impegno militare in Afghanistan, un parà italiano è rimasto ferito nella provincia di Farah a seguito di un attacco della Resistenza contro una pattuglia del contingente inviato da Roma che ha risposto al fuoco.
Del resto qualche giorno prima, il 14 marzo era trapelata la notizia che le truppe italiane, insieme a quelle spagnole, stanno partecipando alle operazioni militari nel quadro dell'offensiva Usa e Nato denominata "Achille" contro la resistenza afgana.
La notizia era stata data dall'agenzia spagnola Efe e aveva sollevato accese polemiche, essendo forte anche nel paese iberico la richiesta di ritirare il contingente militare. Siccome le truppe spagnole operano insieme a quelle italiane sotto lo stesso comando, affidato tra l'altro a un militare italiano, il generale Satta, la notizia ha avuto immediato rimbalzo da noi e ha suscitato un certo panico a livello politico: è caduta infatti proprio mentre è cominciata al Senato la discussione sul rifinanziamento della missione di guerra in Afghanistan, e mentre da parte dei leader della "sinistra radicale" è in corso una paziente opera di "convincimento" verso i loro senatori più dubbiosi per indurli a votare sì, opera di cui la promessa che le truppe italiane non saranno impiegate in combattimento costituisce uno degli argomenti centrali insieme alla altrettanto illusoria "conferenza di pace".
È per questo motivo che, sorpresi come suol dirsi con le brache in mano, i leader del PRC e del PdCI hanno dovuto chiedere "spiegazioni" al loro stesso governo: "Chiediamo che il governo faccia sentire in modo chiaro la sua voce al fine di conoscere la verità, tantopiù alla vigilia del dibattito sulla missione in Afghanistan", dichiarava imbarazzato Diliberto. "Penso che il governo debba chiarire immediatamente, perché sono contrario a qualsiasi forma di coinvolgimento delle nostre truppe in azioni di guerra", aggiungeva poco dopo Giordano altrettanto in difficoltà.
In un primo momento il ministero della Difesa aveva tentato di smentire la notizia, sostenendo che solo le truppe spagnole erano interessate dalle operazioni a supporto dell'offensiva "Achille". Ma poi, vista l'impossibilità di nascondersi dietro un dito, anche perché per le operazioni a cui l'agenzia spagnola faceva riferimento, rilanciate anche via Web da El Mundo, sono impiegate le truppe italo-spagnole della Forza di reazione rapida, il governo ha dovuto inviare il sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri a riferire alla commissione Difesa e Esteri del Senato, a spiegare che sì, è vero, italiani e spagnoli partecipano all'offensiva Usa e Nato, ma solo in un ruolo di supporto, senza uscire dalla loro zona di competenza, al fine di "impermeabilizzare" la frontiera tra le province occidentali dove sono schierati e la provincia di Helmand, dove è in corso l'offensiva contro i Talebani.
Una delle province dove operano i contingenti italiano e spagnolo, quella di Farah, confina con quella di Helmand, cosicché quelle delle nostre truppe - ha detto il sottosegretario diessino - "sono normali operazioni di controllo e vigilanza del confine, per evitare che gli interventi in corso nella zona sud possano ripercuotersi nella zona controllata dai militari italiani e spagnoli".
All'ipocrisia del rinnegato Forcieri ha rimediato il senatore di AN Mantica, osservando compiaciuto che il sottosegretario "ha dato una risposta trasparente confermando che i militari spagnoli e italiani sono impegnati in un'operazione di contenimento lungo il confine tra la provincia di Herat, nell'area di Farah, e quella di Helmand a supporto dell'operazione Achille per evitare che i talebani possano cercare vie di fuga nella provincia di Herat. Ciò conferma che il comando Isaf è unico e che le nostre sono truppe di combattimento, pronte ad intervenire in caso di attacco dei talebani. Sorprende il fatto che stamattina qualcuno del ministero della Difesa abbia smentito". Ce ne vuole, allora, della faccia tosta per continuare a sostenere che questa è una "missione di pace", come fa il governo dell'Unione della "sinistra" borghese coperto e sostenuto dai dirigenti falsi comunisti del PRC e del PdCI!
www.pmli.it
da "il Bolscevico"

ablar ha detto...

ok non è una missione di pace ... è questo si sa da tempo, ma allora ha fatto bene fassino ad auspicare l'intervento dei talebani alla conferenza di pace? si o no?
per me sì ... da qualche parte bisognerà iniziare per uscirne ... se no non se ne esce...

lucamallinza ha detto...

Afghanistan.
Una questione scottante,
Un paese da sempre diviso in bande , volenti o nolenti è sempre stato così dall cacciata dei sovietici (dove peraltro tra i partigiani erano arruolati dai servizi segreti USA molti di quelli che attualmente sono definiti criminali dagli USA stessi).

L'organizzazione è comunque in clan , tribù,famiglie molto simili alle nostre famiglie mafiose.
Traffici d'armi e sopratutto di Oppio li rendono ricchi armatissimi e potenti questa è la situazione.

Non è la prima volta che ci si affida (dottrina molto in voga in occidente) ad un potere "mafioso" per sbarcare in un paese straniero.
Ricordiamoci di un certo Salvatore Lucania in arte Lucky Luciano e dello sbarco alleato in sicilia.

Per quel che riguarda l'invito dei Taliban al tavolo della pace concordo con alba : se non si invita chi è contro il governo Karzai,sarà una festa tra amici piu’ che una conferenza di pace.

Secondo punto: cosa comprendiamo con la parola Taliban?
Tutti quelli che abitano a Sud di Kabul?
Tutti quelli che girano armati a sud di Kabul? (è una ripetizione del primo punto).
Tutti quelli a cui non piace il governo attuale?

Non è cosi’ semplice discutere di Waziristan,la religione c’entra poco,è un dettaglio.
Il fatto è,piaccia o meno,sono tribali con tutto cio’ che ne consegue.
1 afghano su 2 e’ Pashtun (circa la meta’ della popolazione).
L’ altra meta’ e’ divisa tra Tadjik (35%) Hazara (10%, e pure sciiti) e Uzbek (5%), e tutti e tre i gruppi hanno in comune solo il risentimento verso i Pashtun. Per questo la politica laggiu’ e’ complicata quasi quanto in Calabria....
Oltretutto il sign Karzai non e’ mica l’ unico Pashtun al mondo…
C’ era per esempio il Re Zahir Shah, rispettato da tutti, con tutte le patenti di anticomunismo del caso (per far contenti gli USA), devoto mussulmano ma progressista “con juicio” ed innocente di qualsiasi massacro, passato e presente, e la Loya Jirga si era espressa con favore per il ritorno della Monarchia.

Ma gli USA hanno imposto Karzai…..uomo dell’ UNOCAL, mettendo da parte il Re con un titolo onorifico.
Troppo vicino all’ ENI ed agli Europei, ’sto Re.

Insomma credo che si stia giocando una grossa guerra di interessi tra gli interessi europei e quelli USA e che il pantano in Afghanistan sia più politico che militare...

Un po' come in alcune nostre regioni.

Ciao

Luca

Anonimo ha detto...

Invito tutti gli amici del Blog alla festa dei 30 anni del PMLI che si terrà a Firenze il 15 aprile 2007 in Piazza Isolotto. Grazie
http://www.pmli.it/images/manif30anniversariopmli.jpg

Anonimo ha detto...

innanzitutto credo che sia doveroso allontanare dalla scena politica tutti i politici indagati per mafia, sotto processo o anche per aver un rubato una caramella al merket...
ciao ragazzi

freesud ha detto...

...almeno su una cosa siamo tutti daccordo: via i politici indagati x mafia o condannati...

...rispetto alla questione della globalizzazione delle mafie, posta da Alba, ritengo che le organizzazioni criminali radicate nel sud Italia, pur essendo globalizzata, siano ben individuabili nel territorio e ben attaccabili da uno Stato che sul serio le voglia combattere....

...è vero con una classe politica del genere, spesso, le cose giuste da fare sembrano utopia....ma bisogna crederci e lottare...

freesud ha detto...

...la situazione Afghana è stata bene descritta da Luca...è un inestricabile ginepraio di gruppi, etnie, interessi....difficilissimo gestire in modo positivo una situazione del genere...

...la linea di confine tra forza di pace e forza di combattimento in questi casi è molto sottile...quindi il bolscevico non ha tutti i torti....

...sula conferenza di pace sia Alba che Luca affermano che anche i taliban debbano partecipare...anche questa mi sembra una di quelle cose ovvie che però sono utopiche...la pace si deve fare con il nemico...non con gli alleati...ma gli americani, gli Inglesi e Karzai renderanno la cosa impossibile....

Anonimo ha detto...

....quanto c'hai ragione e quanta gente dovrebbe togliersi il cappello di fronte a chi c'ha il coraggio di stare in guerra pur senza le armi!
28 morti e l'Italia non ne sa nulla, cumuli di immondizia che aumentano in maniera esponenziale e l'Italia non se ne cura, organizzazioni mafiose in parlamento e l'Italia se ne frega, traffici illeciti di ogni genere e l'italiano medio guarda ancora il Grande Fratello...una Guerra in Afghanistan, una in Iraq, una in Somalia e un altra nella ex Jugoslavia (almeno, quelle in cui siamo presenti) e ci raccontano ancora la favola della "Missione di Pace" (che poi mi pare quasi più assurda del paradosso di Achille e la tartaruga...)!
Però di questa guerra, quella che è dentro i nostri confini, l'Italia se ne frega, la grande maggioranza degli italiani non la vedono, le istituzioni la ignorano e il governo la sfrutta a fini personali...da una parte o dall'altra, le cose restano sempre come sono, anzi peggiorano...e ogni tanto perdo il senso dell'orientamento!

Superk

freesud ha detto...

...ci prendiamo la briga di andare a regolare una società complicatissima x noi occidentali...democratizzare una cultura che si basa su canoni completamente diversi dai nostri e invece sottovalutiamo una guerra cruenta che afflige il nostro paese...cara Superk sono i nostri politici cha hanno perso la bussola della ragione....

Anonimo ha detto...

Per avere conferma e prova di ciò che dice fresud basta guardare le fedine penali dei nostri cari deputati e senatori... che dicono che ci rappresentano. Sicuramente no a me !! e a i miei amici impegnati nella lotta cotro la politico mafia.
Utilizzando questo blog voglio lanciare un sondaggio: chiedo chi si sente rappresentato da i ns mafiapoliticaman?
Forza ragazzi!! dite la vostra... Uniamoci e mandiamo tutti a casa..

Anonimo ha detto...

W la pace
Pace Amore Gioia...
Laicismo democrazia e liberta!!!

Anonimo ha detto...

Tieni mi pare che non c'è l'hai ..
http://video.google.it/videoplay?docid=-5916326383322569290
ciao

freesud ha detto...

...caro infabulas sicuramente soltanto pochissime persone si possono sentire pienamente rappresentati dall'attuale classe politica....sul fatto di mandarli a casa non mi sembra impresa facile però....

...un saluto al Korsaro e grazie x l'interessante video...

Anonimo ha detto...

Attenzione faccio qui un discorso che ho già fatto nel blog di lucamallinza in merito alla manifestazione in cui quel genio della moratti chiede più sicurezza.
La faccio dopo l'ultimo post di infabulas e relativa risposta di freesud.

Quale è il politico che ci rappresenta?
Nessuno.
Proviamo a capire perchè.
Ormai le ideologie (purtroppo dico io ma non fatemi caso sono un po' vetero) sono divenute cartastraccia e non se le caca più nessuno.
Risulta pertanto irrecepibile dal cittadino qualsiasi pianificazione di lotta (contro la criminalità? contro la mafia? contro lo smog?) anche perchè la pianificazione abbisogna di un ente collettivo (collettivi,comitati, partiti sindacati) che senza il collante ideologico oggi hanno perso ogni mordente politico ed ogni capacità di aggregazione di pianificazione e di lotta.

Ecco che ne esce una nuova forma di politico.
Quello che rappresenta il qualunquismo che oggi è latente nella società.
Quello che invece di pianificare una soluzione recepisce solo il problema.
Quello che abbraccia il "mal di pancia" dell'utente (si per loro i cittadini sono utenti)e si schiera mediaticamente e demagogicamente dalla parte di quel mal di pancia.
Chiedere un generico "più sicurezza" al governo senza minimamente pianificare un ristruttrazione delle periferie e valutare le cause del degrado è un po' come chiedere " cchiu pilu pe' tutti" di Albanesiana memoria :
DEMAGOGIA, APOLOGIA ACRITCA,QUALUNQUISMO....
In una parola che le riunisce tutte: POPULISMO
La Moratti ne è un classico esempio "Tosto" di quelli che non si fermeranno a sindaco (purtroppo)

Facciamo attenzione...

freesud ha detto...

...molto interessante l'analisi di ramones...Milano e la Lombardia sono governate da anni dalla destra...la Moratti è stata anche ministro del governo Berlusconi...cosa hanno fatto
loro x la sicurezza??? ah si hanno continuato a far eleggere in posti chiave gente condannata e gente indagata dalle procure...addirittura hanno eletto nella commissione antimafia Pomicino e Vito: due (dis)onorevoli condannati, con sentenza passata in giudicato, per corruzione. Bene!

ablar ha detto...

e non è da dimenticare che questo governo ha messo a capo del Copaco ... Scajola ... un nome che sembra una malattia ... potete immaginare cosa succederà alla riapertura dei fascicoli riguardante i g8 di genova? nel periodo scajola era ministro dell'interno è mandante di una cosa che mai era successa in italia... che rimarrà per sempre nel nostro incoscio collettivo nazionale come la vera "fine" della libera cittadinanza nel paese, non più nostro da allora ... e lo credo, mio magrado!

Anonimo ha detto...

cazz quest di scajola non la sapev!
ma alba quando lo capirai che non devi aspettart null da un pilitico di destr o di centr o di sinistr.
sto govern fa schif come l'altri, so tutt quant pilitici e tengon solo a na cos: la poltron.
per loro il rest é nulla mischiat con nient!

Anonimo ha detto...

ero in log out
pardon : http://permettetemi.blogspot.com/
ierioggidomani
christian

freesud ha detto...

...la nomina di Scaloja è una di quelle cose assurde...che nessuno denuncia e che i media tranquillamente ignorano... sono segnali che rivelano che viviamo in una parvenza di democrazia...grazie Alba x averci informato!...

...caro anonimo penso sia meglio parlare di fatti...dire che tutti sono schifosi allo stesso modo significa fare del qualunquismo...secondo me...

freesud ha detto...

non pensi christian?

Anonimo ha detto...

Grave decisione del Consiglio supremo di difesa presieduto da Napolitano
L'Italia di Prodi invia armi da guerra in Afghanistan
Il contingente militare italiano a Kabul e a Herat sarà rafforzato con elicotteri d'attacco Mangusta, carri armati Dardo e più soldati
L'Italia imperialista di Prodi marcia ormai speditamente verso un impegno bellico totale in Afghanistan, come in modo sempre più pressante chiedono gli Usa e la Nato. Il salto di qualità che ha fatto cadere la foglia di fico della "missione di pace" e ha sdoganato l'escalation verso il rafforzamento in uomini, armamenti e regole d'ingaggio più aggressive del nostro contingente militare è avvenuto in parlamento con la votazione in Senato del decreto di rifinanziamento delle missioni di guerra. In quell'occasione è stato approvato praticamente all'unanimità, con 311 sì e solo 3 no (compresi quindi i partiti della cosiddetta "sinistra radicale"), anche un ordine del giorno proposto dal leghista Calderoli per la Casa del fascio, ma modificato di comune accordo con la maggioranza per poterlo votare tutti insieme, che impegnava il governo a "promuovere tutte le iniziative finalizzate a garantire la sicurezza del nostro personale militare e civile presente sul territorio afgano". Era il cappello politico che mancava per autorizzare ciò che da diverse settimane andava maturando, e cioè il rafforzamento della missione di guerra in Afghanistan in funzione di un impiego più aggressivo del contingente militare italiano in appoggio all'offensiva della Nato contro i ribelli nel sud del paese.
A neanche una settimana di distanza da quel voto è sceso in campo il Consiglio supremo della difesa presieduto dal capo dello Stato, per dare alla decisione del Senato il massimo risalto politico possibile e allo stesso tempo per dare immediato impulso alla sua attuazione pratica. Nella riunione del 2 aprile presieduta da Napolitano, con la partecipazione del premier Prodi e dei ministri D'Alema, Parisi, Amato, Padoa Schioppa e Bersani, nonché del capo di Stato maggiore ammiraglio Di Paola, sono state discusse infatti, come recita il comunicato finale: "le modalità di attuazione dell'impegno assunto in parlamento per il rafforzamento delle misure di protezione del contingente italiano, nella conferma del carattere della missione e della previsione di un possibile non breve periodo di permanenza".
Al di là della fraseologia ipocrita del comunicato, per cui si insiste sul carattere "pacifico" della missione e ci si nasconde dietro il pretesto della "protezione" del contingente militare, il suo significato è chiaro, e sta proprio nel riferimento all'"impegno" sancito in parlamento, che in forza non solo degli ordini del giorno votati col decreto di rifinanziamento, ma anche degli interventi in aula, a cominciare da quello del rinnegato D'Alema, è finalizzato appositamente a sbloccare l'invio di nuovi uomini e armamenti per irrobustire la missione di guerra in Afghanistan.
E difatti, anche se nel comunicato non se ne parla perché esso fornisce solo il quadro politico, la riunione ha esaminato anche le misure per rafforzare la missione, sulla base di un rapporto presentato dagli stati maggiori e consegnato al governo. Quel che è stato deciso non è ancora ufficiale, perché D'Alema si era impegnato in Senato ad informare le commissioni Esteri e Difesa circa il rapporto dei vertici militari, prima di annunciare le decisioni del governo. Ma si sa che con tutta probabilità saranno inviati in Afghanistan elicotteri da attacco a terra AB-129 "Mangusta", forse cinque, equipaggiati anche con missili, veicoli corazzati da combattimento Vcc-80 "Dardo", dei veri e propri carri armati che possono portare a bordo anche un piccolo contingente di fucilieri d'assalto, altri veicoli anti-mina "Lince", mortai, cannoni, più tutto il personale necessario a supportare i nuovi mezzi e forse anche di più (si parla di almeno 200 uomini). Secondo fonti della Difesa sarebbero pronte a partire anche tre compagnie della brigata Sassari, di cui una armata con mortai da 120 mm.
Tutte queste nuove armi tipicamente di attacco e questi uomini scelti serviranno solo per la "difesa" passiva dei già oltre 2.000 soldati italiani schierati tra Kabul e l'ovest dell'Afghanistan, nella regione di Herat? Evidentemente qui si vuol prendere per il naso l'opinione pubblica. È chiaro che questo rafforzamento del contingente non può che preludere a un suo impiego più diretto e deciso nell'offensiva scatenata dalle forze di occupazione Usa e Nato contro i resistenti afgani, offensiva di cui è parte integrante il bombardamento terroristico di intere province con il massacro di migliaia di civili innocenti.
Che si stia andando rapidamente verso questa prospettiva è dimostrato anche dall'infittirsi degli "incidenti", ovvero degli scontri a fuoco, in cui sono coinvolti i militari italiani, l'ultimo dei quali è avvenuto il 29 marzo scorso, nei pressi di Shindad, a sud di Herat, quando una pattuglia è stata attaccata a colpi d'arma da fuoco da "elementi ostili" e un incursore della Marina dei reparti speciali Comsubin è rimasto ferito ad un braccio.
Un'ultima notazione per registrare la totale mancanza disegnali di vita da parte dei falsi comunisti del PRC e del PdCI, nonostante la gravissima decisione presa dal Consiglio supremo della difesa che fa fare un ulteriore balzo in avanti alla politica interventista, guerrafondaia e imperialista del governo di cui fanno parte.


(Articolo de "Il Bolscevico", organo del PMLI, n. 14/2007)
www.pmli.it