25 giugno 2007

La mafia voleva "scippare la testa" ai "cani sciolti"

L'indulto ha provocato l'uscita dal carcere di troppi "scappati di casa" che non rispettano le regole di Cosa Nostra e infastidiscono con furti continui gli imprenditori che pagano regolarmente il "pizzo". Per questo motivo alcuni boss del palermitano avevano deciso di dare una lezione a questi "cani sciolti". La lezione consisteva nella loro eliminazione fisica. A questo punto sono intervenuti i Carabinieri che hanno arrestato i boss. La testa dei "cani sciolti" è salva. Quella dei siciliani un po meno. In Sicilia, infatti, si conferma l'assoluto predominio della mafia che impone tributi, li riscuote e assicura la sicurezza delle aziende che pagano. Chi non rispetta le regole viene ucciso. Un vero e proprio potere statuale dotato di effettività. La magistratura e le forze dell'ordine operano con impegno e pochi mezzi, rischiando costantemente la propria vita. E i nostri politici che fanno per riprendere il controllo della Sicilia? ignorano il problema, imbavagliano i giornalisti, varano leggi a difesa della loro casta. Continuano a tollerare in silenzio usufruendo dei voti dei mafiosi all'occorrenza.

8 commenti:

Lagos ha detto...

Distruggerli deve essere l'unico imperativo!

Anonimo ha detto...

é una vergogna immane!!! e i nostri politici litigano per chi deve essere il presidente del novo partito che di nuovo non avra nulla o per come fare a non far parlare di loro hai giornali... e si tengono un specie di ministro "Mastella"che un giorno si l'altro pure minaccia l'uscita dal governo!!! ma fatemi il piacere!!! andade a casa....Vergognatevi!!!
la situazione peggiora!!! ma se voti infabulas !!! libertà democrazia e amore.Predomineranno!!!

lucamallinza ha detto...

La situazione inquietante è spesso qiesta : le "mafie" si occupano anche di garantire l'ordine pubblico...è una situazione questa molto palpabile ad esempio in campania dove i clan controllano tutta la loro zona di influenza ,oltre a distribuire "mesate" ovvero stipendi e "sussidi" ottengono anche un controllo della presunta "pace sociale" decidendo chi può spacciare e chi no, chi può essere rapinato e chi no.

Sono frequenti le lezioni impartite ai cosidetti "cani sciolti" descritte da freesud

Questo è un fatto gravissimo perchè il controllo totale di un territorio anche per quel che riguarda la pace sociale e la legalità di facciata porta ad una completa sostituzione delle istituzioni non solo civili ma sopratutto CULTURALI.

CULTURALMENTE i commercianti, i giovani,gli artigiani, i disoccupati, insomma quello che costituisce il tessuto sociale di una "zona" si sente più tutelato dalla legge imposta dalla criminalità organizzata che da quella delle istituzioni.

In poche parole le mafie sono già molto avanti nel capire i fenomeni sociali e nell'inserirsi all'interno di questi politicamente e culturalmente imponendo una propria cultura (se di cultura si tratta).

I partiti in questo arrancano e stanno nei loro salotti mentre fuori vengono soprassati tranquillamente ....cosa fa ad esempio questo governo per la cultura??
Cosa insegna? chi tutela???che alternative propone a quella finta pax sociale imposta con i metodi che tutti conosciamo dai clan mafiosi?

tutte risposte latenti....purtroppo non serve solo il lavoro di magistratutra e polizia, perchè è dura reprimere un principio che si sta affermando come assodato nella forma mentis di un territorio.
Se passa questo principio CULTURALE ( e per quel che io so è gia ampiamente passato) sarà dura riprendere in mano il bandolo della matassa.

Luca

freesud ha detto...

Purtroppo è ampiamente passato e sarà molto difficile recuperare terreno. Lo stato in questi anni non ha mai affrontato il problema. La mafia è un problema criminale e di ordine pubblico ma non solo. Come affermano gran parte dei parenti di vittime della mafia è un problema CULTURALE. E' necessario un salto di qualità nel concepire la vera essenza della mafia. Non è più rinviabile la risoluzione della questione morale. Se i partiti, da soli, non sono in grado di isolare i politici collusi o gravemente sospettati di esserlo, lo si faccia per legge. Il governo di centro - SINISTRA abbia uno slancio positivo
di pulizia nella politica. Se chi governa lo fa pur essendo ritenuto dalla popolazione contiguo alle cosche, il messaggio che passa è che comanda la mafia. E purtroppo comanda davvero la mafia.

lucamallinza ha detto...

Oltretutto quelli che hanno proposto "la parola" come secchiata di acqua gelida di fronte alla CULTURA MAFIOSA, la cultura vera contro questa forma di "duttatura dolce" come la chiamano i francesi per definire l'assopimento culturale , sono sempre stati TEMUTI dai clan più delle indagini delle commisioni antimafia e secondo un copione già scritto eliminati (vedi Peppino Impastato, Don Peppino Diana,Don Pino puglisi) .
Quel che più fa riflettere è come la loro opera culturale sia stata calpestata per anni , dopo l'eliminazione fisica anche il tentativo di eliminazione morale, senza che le istituzioni preposte alla cultura abbiano mai mosso un dito per evitare almeno che venissero uccisi due volte.
Se non fosse per gli amici di Peppino, o per i parrocchiani di Don puglisi o Don Diana chi mai avrebbe cercato di portare avanti la loro idea di cambiamento CULTURALE territoriale?
Nessuno .....
Fa riflettere , c'è da riflettere..

Luca

Antonio Candeliere ha detto...

Quando si tratta di fare uscire di carcere "galantuomini" si trova sempre l'accordo tra destra e sinistra!C'è da riflettere si..

ablar ha detto...

dobbiamo recuperare terreno ... è l'unica possibilità!
baci

freesud ha detto...

La mafia deve essere sconfitta anche a livello culturale. Quindi portare avanti una nuova cultura della legalità sia nelle scuole che nelle istituzioni sarebe un passo molto interessante. Supportare il lavoro di magistrati e forze di polizia attraverso l'approvazione di buone leggi. La mafia è un fenomeno umano che può e deve essere sradicato dal territorio.

Un saluto a Luca, Antonio Candeliere e Alba.