Doppio attacco alla casa di Peppino Impastato
Per la seconda volta in 24 ore la "casa memoria Peppino Impastato" è stata oggetto di attentati perpretati con il lancio di bottiglie di acido contro la porta e la lapide in ricordo del giovane che osò sfidare la mafia. Gli atti vili e meschini consumati nel buio della notte hanno il chiaro intento di sfregiare la memoria di Peppino e di intimidire l'attività antimafiosa portata avanti dal fratello Giovanni e dal Centro di Documentazione Peppino Impastato. L'atmosfera di tensione tra la città di Cinisi e la famiglia Impastato continua. Non posso non dimenticare le finestre di Cinisi chiuse nei giorni del forum in onore di Peppino. La gente chiusa in casa dietro le tendine indifferente e infastidita da chi si muoveva intorno a quella casa. Chi passava davanti la casa memoria aperta a tutti non rivolgeva neanche lo sguardo. Il consiglio comunale di Cinisi che non si riunisce per commemorare Peppino Impastato. Un substrato sotto-culturale di ostilità nei confronti di Peppino e della legalità che si perpetua ancora oggi. Bisogna lavorare molto sulla cultura della legalità. Le istituzioni abbandonano chi lotta per la libertà in Sicilia.
10 commenti:
Che vergona!! che schifo!! apposto di lanciare le molotov contro il parlamento e contro palazzo d'0rleans e delle aquile, che stanno distrugendo un popolo lanciano le molotov contro chi lotta per la libertà di un popolo, e poi che vigliacchi di notte quando nessuno li puo vedere, perchè non escono e si fanno vedere in faccia, voglio propio vederli in faccia questa gente di merda e umiliarla davanti a tutti. Vigliacchi siete dei vigliacchi!!!
sono vicino a tutti coloro che lottano ogni giorno contro la mafia e contro l'illegalita, Giovanni Impastato non Mollare!! siamo in tanti a volere la libertà e la pace.
Ciao
la parola d'ordine della politca che cambia la realtà (ignorando la realtà): Fare sistema!
Sono proprio delle merde i mafiosetti di Cinisi... Giovanni vai avanti e non fermarti davanti a questi esseri meschini che agiscono di nascosto... sono proprio miseri... piccoli... dei quaquaraquà
Come ho già scritto da me...questa gente vuo fare sapere che ci sono ancora.
Ed evidentemente Peppino anche da morto li infastidisce.
Bisogna fare uin modo di rispondere che anche noi tutti ci siamo ancora e che saremo sempre di più.ù
Spero per il trentennale l'anno proximo di seppellirli con la presenza, la cultura, e la capacità di tutti di non abbassare la testa di fronte a certi vigliacchi....già gli amici di Peppino hanno dato una risposta forte ...
E ora : il sindaco su pressioni di Umberto, Salvo e giovanni vuole intitolare la famosa aula consiliare della discordia non più al sindaco della foto insieme a Don tano ma a Peppino che quella foto scoprì e rese pubblica.
1-0 palla al centro.
Luca
Caro Luca,
è vero loro ci ricordano che sono sempre lì, che ci controllano e ci ricattano. Ci stanno dicendo che quando vogliono possono farci del male. Molto spesso ti senti solo perchè intorno pochi mostrano interesse, preferiscono far finta di niente. Io però non mi scoraggio più, come facevo una volta, adesso penso soltanto a fare il mio dovere. Io rispetterò Peppino fino in fondo. Consiglio a te ed a tutto il forum la visione dei tg di telejato.it ; Ricordi quel giornalista che abbiamo conosciuto fuori dal cine-teatro a Cinisi? è davvero strepitoso, quella è vera controinformazione. Nell'ultimo tg ci sono le dichiarazioni di Salvo Vitale che sono molto interessanti. Ironiche nei confronti dei mafiosi quasi come le trasmissioni di Peppino.
Lo vado a vedere subito.
Dopo aver conosciuto quel giornalista non ho dubbi che sia deflagrante...
IL COMMOSSO RICORDO DI LA TORRE E FALCONE
Ha parlato a braccio. Solo cinque minuti. E quando ha parlato dei suoi ricordi personali, la commozione lo ha costretto ad interrompersi. E' stato quando Giorgio Napolitano al Giardino della Memoria ha detto cosa significarono per lui le uccisioni di Pio La Torre, il dirigente comunista siciliano di cui era amico personale, e del giudice antimafia Giovanni Falcone. Gli applausi di incoraggiamento hanno fatto superare subito, al Capo dello Stato il momento di emozione. "Per me la memoria delle vittime della mafia è anche il ricordo personale: Ricordo quel giorno, quando, lontano dall'Italia, appresi la notizia dell'assassinio di Pio La Torre. Ricordo anche quando mi fu comunicata, con voce rotta dall'emozione la notizia della strage di Capaci in cui fu ucciso Giovanni Falcone".
sembra che con il tempo le cose passino, ma in realtà tutto rimane per come è....a quasi trent'anni dalla morte di Peppino Impastato le stesse persone temono il ricordo Peppino....
Il riformismo italiano non deve morire: telefoniamoci
Cara Iris sono felice di rivederti nel nostro forum... In realtà in questi 30 anni è cambiato molto poco... pur apprezzando l'intervento del capo dello Stato devo dire che la mafia non "sta rialzando la testa"... per il semplice motivo che la testa non l'aveva abbassata mai!
ciao riformista
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