05 novembre 2007

L'arresto dei Lo Piccolo è un successo delle forze dell'ordine e della magistratura, non certo dei politici.

L'operazione che ha portato alla cattura del presunto capo di Cosa Nostra siciliana, del figlio e di altri due pericolosi latitanti è la dimostrazione che la magistratura e le forze dell'ordine compiono con coraggio e dedizione il proprio dovere nella lotta alla mafia. Nonostante tutto. Nonostante la scarsità di uomini e mezzi. Nonostante le frequenti delegittimazioni provenienti dalla politica. Il vero anello debole della lotta alla mafia è il potere politico. Sordo dinanzi al grido di libertà proveniente dal popolo ed insensibile dinanzi allo strazio delle vittime e dei martiri della legalità. Grazie al loro impegno le procure in prima linea lottano con armi spuntate e senza neanche la benzina per le auto. Pochi magistrati. Procure importanti scoperte. Nessuna nuova legge veramente efficace. Si avverte un nuovo risveglio delle coscienze ma per i politici è tutto fermo, immutabile. Arroccati nelle loro poltrone si limitano ai complimenti. La questione del rapporto tra mafia e politica rimane un cancello spalancato e ci ricorda che la Sicilia è la terra del "Gattopardo".
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4 commenti:

bastogne ha detto...

la fatanuda partecipa alla corsa di San Martino, 11 novembre Controguerra

Anonimo ha detto...

già..lo stato fa sempre finta di non vedere il problema mafia..chissà come mai!!..

bel blog, ti va uno scambio link?
fammi sapere sul mio,..se vuoi potremmo anche linkarci a vicenda in technorati!

Anonimo ha detto...

Peccato i..dubbi sul NON coinvolgimento,pulito,della Politica.
Invece..
Complimenti a chi SA davvero fare il proprio mestiere ;)

Anonimo ha detto...

assolutamente d'accordo con te!
ti va uno scambio link?
grazie per essere passato :)