28 aprile 2008

I soliti bastardi spioni di Stato. Cimice nell'ufficio del magistrato Gratteri.

Il magistrato Gratteri era spiato e le sue conversazioni investigative ascoltate da qualcuno. Una microspia che poteva essere ricevuta solo nel raggio di pochi metri. Questo significa che, come al solito, i traditori vengono dall'interno delle istituzioni. Dall'interno dello stesso palazzo di giustizia. Gratteri stava svolgendo delicatissime indagini sulle cosche calabresi e sugli intrecci politico-mafiosi. Guarda caso. E' evidente che in molti temevano le sue indagini e preferivano sapere in anticipo le sue mosse. I traditori si sono messi in azione presto vanificando il suo lavoro. Reggio Calabria come Palermo. I traditori dello stato si muovono nell'ombra e nel silenzio godendo di protezioni. Gente infame pagata per difendere lo Stato che tradisce. E' oramai evidente: un potere massonico occulto comprendente politici, imprenditori, servizi segreti e mafiosi gestisce la spartizione di denaro e potere. Nel silenzio dei media di regime. Chiunque provi a scalfirne la virulenza viene inattivato: ucciso, avocato, trasferito, processato, spiato, delegittimato. Le talpe sono sempre in agguato. Il sud è un verminaio schifoso. Pochissimi magistrati, investigatori e giornalisti coraggiosi, da sempre, provano a combattere una guerra durissima contro un nemico che si nascondo dentro i poteri dello Stato. Gente grigia, invisibile, insospettabile. Il garantismo li protegge. Cani da guardia di un sistema criminale. Bastardi.

3 commenti:

Lagos ha detto...

Basta che qualcuno imbocchi indagini che riguardino politica e mafia succede il black out. Questa è una Repubblica delle Banane.

Anonimo ha detto...

adesso tutto cambierà, ci sarà un a burocrazia piu snella e trasparente....parole di LOMBARDO...ahahahah

Anonimo ha detto...

Hello. And Bye.