La borsa di Paolo Borsellino va a prendere il caffè
Come vedete nella foto la borsa di cuoio del giudice Borsellino va in giro da sola tra le macerie di Via D'Amelio. Probabilmente andava a bere un caffè per riprendersi dallo spavento. Sappiamo che successivamente è ritornata, sempre da sola, al proprio posto sull'auto esplosa per i rilievi ufficiali. Secondo la giustizia italiana, infatti, le borse di cuoio dei giudici fatti saltare in aria dai traditori dello Stato godono di vita autonoma. La borsa di Borsellino, in particolare, riusciva ad aprirsi da sola ed i singoli oggetti presenti all'interno avevano la capacità di uscire fuori. Secondo alcune testimonianze attendibili, il giorno della strage una Agenda Rossa, nella quale Paolo Borsellino annotava particolari riservatissimi delle indagini, saltò fuori e preso un aereo si dileguò per il mondo. In Italia esiste gente strana che non credendo a questa verità assoluta voleva processare un tizio che si trovava accanto alla borsa. Sostenevano che fosse stato lui a prenderla e quindi a far sparire l'importantissima agenda. Come si vede chiaramente dalla foto questa è una bugia: la borsa cammina da sola. Il tizio è stato (giustamente) assolto. La sentenza sarà pubblicata nelle migliori riviste scientifiche.
6 commenti:
la giustizia italiana fa skifo come la politica. povera italia. :(
Bravo, bel post. Purtroppo avevo sentito parlare di questa storia.
La sparizione della agenda rossa del giudice Paolo Borsellino è il buco nero della seconda repubblica. L'emblema della collusione e della collaborazione criminale tra mafie e settori dello stato. SCHIFO
noto una certa ironia nel post ^_^
eheh
Devo dire che ho divorato il libro di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza "L'Agenda Rossa di Paolo Borsellino" in un pomeriggio. L'epilogo dell'assoluzione nei confronti del tenente colonnello Arcangioli è semplicemente VERGOGNOSO!!!
la magia dell'intreccio mafia-politica.
anche il tenente colonnello Arcangioli e' un eroe ?
alessio in asia
http://ale1980italy.wordpress.com/
Posta un commento