03 novembre 2006

Ecco come lo stato italiano combatte la mafia

Parlano di esercito, piani contro il crimine, più uomini, ci prendono soltanto in giro. Non c'è nessuna volontà di sconfiggere le mafie. Nessuna volontà politica. I fatti ci dicono ad esempio che la procura antimafia di Catania è piena di debiti, le auto dei magistrati sono senza benzina, non è possibile effettuare il controllo dei freni, manca la carta, mancano uomini e mezzi, anche la sicurezza è in pericolo. Stiamo parlando di una procura in prima linea nella lotta allamafia. Abbandonata fra i debiti e senza mezzi. Questo è il modo in cui lo stato italiano intendecombattere la mafia in Sicilia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

appunto, lo Stato NON vuole combattere la mafia, ma dato che non può dirlo apertamente usa questi stratagemmi. Facendo lavorare i magistrati in un ambiente che rasenta condizioni da terzo mondo. mica scemi i nostri politici