29 marzo 2008

Caro Veltroni la mafia non si distrugge con le parole.

Quì Sud Occupato.
Veltroni forse sbronzo inizia a pronunciare frasi del tipo: "Non vogliamo i voti della mafia", "Distruggeremo la mafia". E' sempre lo stesso signore che, qualche settimana fa, aveva escluso Beppe Lumia, simbolo dell'antimafia, dai nominati del Pd confermando Crisafulli. Su Lumia ha dovuto fare marcia indietro. Su Crisafulli, invece, è stato inflessibile. Forse Veltroni non è sbronzo. Cavalca l'ondata di vomito antimafioso, proveniente dalla società civile meridionale, alla ricerca di qualche voto utile. Dica quali provvedimenti concreti attuerà per debellare il cancro mafioso. Gli slogans non bastano.Ci vogliono proposte concrete. Crisafulli è stato assolto. Però è stato filmato a parlare con un boss di appalti ed assunzioni. Questo non è un reato ma ne fa un simbolo di una "certa" politica troppo vicina ai clan. Ed i simboli sono evocativi. Trasmettono emozioni. Attraverso i simboli si identifica una cultura.

P.S.
A Palermo sono stati arrestati due presidenti di seggio per brogli elettorali. I due avrebbero favorito, con la fasificazione di 580 schede, una lista che appoggiava il sindaco Cammarata (Forza Italia). La Sicilia in preda agli imbroglioni.


VOGLIAMO GLI OSSERVATORI DELL'OCSE PER LE ELEZIONI IN SICILIA

23 marzo 2008

Vogliamo gli osservatori internazionali dell'OCSE per le elezioni in Sicilia

Il voto in Sicilia è fortemente condizionato dalla presenza mafiosa, dalla compravendita dei voti e dal clientelismo politico-affaristico. Le ultime elezioni svoltesi al comune di Palermo hanno svelato un clima di intimidazione e di brogli capillare e diffuso. Per queste ragioni condividiamo e sottoscriviamo la richiesta di invio di osservatori internazionali, che vigilino sulla correttezza delle operazioni elettorali, lanciata da Antonio Pagliaro dal blog Xantology:

" In Sicilia non esistono le condizioni minime che consentano elezioni libere.
Affermo ciò alla luce di quanto successo alle elezioni comunali di Palermo del 2007 (documentato da filmati e argomento di una interpellanza parlamentare) e alle elezioni politiche del 2006.

Gran parte del territorio siciliano è controllato dalla criminalità organizzata e numerosi sono i casi di politici e amministratori collusi. Comitati d’affari fatti di imprenditori, politici e mafiosi tengono strettamente in pugno il potere.

Una non democrazia non può consentire che elezioni libere possano cacciarla via. Pertanto, utilizza ogni mezzo possibile per controllare il voto.

Alle scorse elezioni comunali, secondo l’interpellanza parlamentare, si sono registrate numerose gravissime irregolarità, prima, durante e dopo il voto.

Alcune di esse:

- al momento dell’insediamento dei seggi la domenica mattina, i plichi di schede risultavano aperti in molte sezioni e nella quasi totalità di tali casi da una a 100 schede risultavano mancanti. Ciò è gravissimo perché le schede mancanti possono essere utilizzate per far votare fuori dai seggi secondo le proprie indicazioni e sotto lo stretto controllo di uomini di Cosa nostra;

- in alcune sezioni sono stati rinvenuti nell’urna e regolarmente spogliati pacchetti anche di 160 schede che risulterebbero tutte votate dalla stessa mano e con la stessa grafia, in favore del medesimo candidato, e per di più con matite non corrispondenti a quelle copiative in dotazione ai seggi;

- in alcune ore (soprattutto la mattina presto) si è registrata una formale elevatissima affluenza di elettori che non appare sia stata corrispondente a un effettivo sovraffollamento dei seggi;

- diversi elettori sarebbero stati sorpresi all’interno delle cabine di voto intenti a fotografare la propria scheda con telefonini;

Inoltre, è assai probabile che scrutatori poco ligi al dovere abbiano votato le schede bianche per i partiti e i candidati che sono stati loro segnalati da Cosa nostra, sia alle Comunali del 2007 sia alle Politiche del 2006.

Peraltro, la scelta degli scrutatori, a seguito di una scriteriata legge approvata alcuni anni fa dal centrodestra, non avviene più per sorteggio ma per nomina. In Sicilia, gli scrutatori sono nominati da una commissione presieduta da un dirigente del partito Udc, lo stesso partito dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e di molti altri politici dalle frequentazioni ambigue, molti dei quali arrestati o indagati per mafia.

Il rischio di trovarsi intere sezioni elettorali controllate da uomini di partito è molto serio. Il rischio che il voto di queste sezioni elettorali sia completamente falsato a favore dello stesso partito è altissimo.

A seguito di tutto ciò, in quanto libero cittadino, ritengo indispensabile che le prossime elezioni regionali siano monitorate dall’OSCE e pertanto chiedo l’invio degli osservatori.

Questa lettera sarà spedita al più presto, tradotta in inglese, all’OSCE, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa e ad alcuni quotidiani. Se poi avrò una risposta ufficiale, la pubblicherò".

(Antonio Pagliaro dal blog Xantology)

22 marzo 2008

Votare Sonia Alfano significa punire la Casta ed aiutare lo sviluppo sostenibile e la legalità. Un esempio: la strategia dei rifiuti zero.

In Sicilia prevale da sempre il voto clientelare. E' arrivato il momento di assestare un calcio nel sedere ai grigi rappresentanti della partitocrazia siciliana. Bisogna rompere il legame storico tra SUDDITO e RAS politico del quartiere. Una volta eletti, come al solito, si impegneranno nella cura degli interessi propri e dei loro clan. Votare per una gerarchia politica responsabile della distruzione etica, economica e sociale della nostra terra rappresenta un suicidio collettivo. La classe dirigente siciliana ha permesso lo scempio. Puniamoli. Sonia Alfano e le sue istanze di legalità e sostenibilità meritano di essere premiate. Sul sistema dei rifiuti, ad esempio, Sonia accoglie pienamente la strategia: "Rifiuti Zero": riduzione dei rifiuti non differenziabili attraverso accordi con le aziende, potenziamento della raccolta differenziata tramite incentivi ai comuni virtuosi, realizzazione di impianti di gestione del rifiuto differenziato, incentivo del compost come fertilizzante. Tutto ciò porterà alla creazione di tantissimi posti di lavoro, alla risoluzione del problema del ciclo dei rifiuti senza ricorrere alla vergognosa costruzione dei cancrovalorizzatori, rispetto totale dell'ambiente.

19 marzo 2008

Viva Graziella

La Corte di Appello ha confermato gli ergastoli per Gerlando Alberti Jr e Giovanni Sutera per aver barbaramente ucciso la piccola Graziella Campagna.
A soli 17 anni crivellata di colpi dai due uomini del disonore. Sono trascorsi 23 anni dall'omicidio. Nel silenzio dei tg troppo impegnati ad ascoltare i sussurri di Olindo la piccola Graziellina otteneva giustizia. Una condanna arrivata dopo una serie di oltraggi e vergogne istituzionali. E' stato soltanto grazie alle indagini condotte dal fratello Piero che si è potuti arrivare a questa sentenza. Lui non si è mai fermato neanche davanti ai depistaggi provenienti da ambienti investigativi. E' andato avanti per dare giustizia alla sorellina. L'ultima offesa è stata il rinvio della proiezione della fiction voluta dal ministro di grazia ed ingiustizia Clemente Mastella al fine di non influenzare il giudizio dei giudici. Per garantire gli orchi. Graziella adesso sorride. Chi ha depistato merita l'inferno.

17 marzo 2008

In campagna elettorale la mafia non esiste

La nostra poltica è dominata dai bugiardi. Il tema della lotta alla criminalità organizzata è sparito dai programmi e dalle parole dei leaders. La mafia semplicemente non esiste più. I voti della mafia, infatti, fanno comodo a tutti. Il magistrato Gratteri sostiene che, in alcune realtà calabresi, la 'ndrangheta controlla il 20% dei consensi. Ecco perchè i gloriosi partiti italiani non vogliono sentirne di escludere gente intrallazzata con la mafia. Tutti nominati in Parlamento. La mafia ha i suoi metodi ben collaudati per garantire il risultato. Ad es. basta procurarsi una scheda elettorale vuota: il mafioso la consegna già votata al controllato che all'uscita restituisce quella bianca . C'è il metodo della mina infilata sotto l'unghia: lo scrutatore vicino alle cosche può annullare con un semplice gesto della mano il voto dato ad un partito non gradito. C'è il metodo di fotografare il voto appena espresso. Risultato: in Campania sono 80 i comuni sciolti per infiltrazioni della Camorra. Altro che statisti. In Italia esistono soltanto arruffoni politici che per garantirsi il potere affondano il paese nella melma della collusione politico-mafiosa.

12 marzo 2008

Per noi c'è solo Sonia Alfano

Il nostro blog sostiene Sonia Alfano. La vera novità positiva del panorama politico siciliano. Sonia rappresenta la Sicilia che vuole uscire dall'indifferenziato pattume della politica isolana. E' una via d'uscita dal senso di appartenenza verso quei partiti che hanno generato la catastrofe sociale, economica e politica della nostra terra. L'appoggio a Sonia segnala un distacco netto da quei signori che ci hanno abituato alla normalità dell'infiltrazione mafiosa nelle istituzioni, alla normalità del clientelismo, all'ineluttabilità di scelte penalizzanti per l'ambiente e la salute al fine unico di favorire i potentati politico-affaristico-mafiosi. Il programma di Sonia Alfano è moderno, sostenibile, attuabile, rispettoso della legalità e della salute pubblica. Caratteristiche che, in una terra abituata alla conservazione degli squallidi equilibri collusivi tra politica e mafia, ne fanno un programma rivoluzionario. Con Sonia Alfano i cittadini siciliani possono riprendersi la gestione del territorio ed effettuare una rivoluzione pacifica nel senso dello sviluppo. Sonia, dopo l'annuncio della sua candidatura, ha ricevuto minacce. E'andata avanti. Volevano neutralizzarla offrendole poltrone da destra e da sinistra. Le ha rifiutate. Sonia Alfano rompe gli schemi del vomitevole teatrino ingannevole della politica. Fuori dalla degenerazione partitocratica. Allergica ai legami con la mafia e con le lobbies economico-familiari. Il rinnovamento promesso dai partiti si è fermato a rare pennellate di trucco esteriore: da un lato hanno messo i baffi a Cuffaro e tolto la cravatta allo psiconano; dall'altro hanno sostituito un padre con una figlia e imposto galoppini e candidati dall'alto. Questa volta si può votare senza turarsi il naso uscendo soddisfatti dalla cabina elettorale. Il popolo siciliano alzi la testa e punisca la "casta" premiando Sonia. Nei prossimi post analizzeremo l'ottimo programma della candidata Sonia Alfano.

07 marzo 2008

Obiettivo raggiunto: Beppe Lumia candidato.

Veltroni cambia idea e candida Beppe Lumia come capolista al senato in Sicilia. Dimostrazione di umiltà "ma anche" mossa obbligata. Dopo l'annuncio dell'esclusione di Lumia dalla "nomina" parlamentare i vertici del Pd sono stati travolti da una valanga di critiche. La società civile, la base elettorale della sinistra, le associazioni antimafia, Confindustria siciliana, Beppe Grillo, Rita Borsellino, i bloggers hanno sommerso sotto un diluvio di critiche quella scelta dissennata. Walter, in realtà, non aveva alcuna scelta. Alla Casa della Legalità di Genova è stato accolto da una contestazione. E poi Lumia cacciato dalla porta del Pd sarebbe rientrato dalla finestra dell'Idv. Di Pietro, infatti, aveva promesso di nominarlo in Parlamento dalle sue liste. Morale della favola: Veltroni ha fatto marcia indietro perchè obbligato dalla reazione violenta dell'opinione pubblica. Punto. In Sicilia il Pd sta sbagliando tutto.

04 marzo 2008

Il Pd esclude Beppe Lumia, un simbolo dell'antimafia. Scelta gravissima.

Da sempre in prima linea nella lotta contro la mafia. Non chinò la testa neppure quando seppe che Provenzano in persona lo aveva condannato a morte. Ha continuato la sua battaglia civile ponendosi a fianco delle vittime, di chi aveva il coraggio di denunciare, dei movimenti e delle associazioni che lottavano la mafia. Si è impegnato in una antimafia concreta battendosi per rendere effettivo, tempestivo e certo il riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi. In una terra di mafia i simboli pesano come le pietre. Sbattere fuori dal Parlamento un faro dell'antimafia lancia un segnale sinistro ed inquietante alla società siciliana. Beppe Lumia è stato posto in uno stato di gravissimo isolamento che ne mette a repentaglio la sua stessa vita. Rosario Crocetta ha sottolineato come "ogni volta che è venuta fuori una minaccia o un progetto o attentato c'è stato sempre e solo Beppe Lumia", così oggi che si decide di non candidarlo, "ci si assume la stessa responsabilità di coloro che isolarono La Torre, Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino". La Sicilia è stata nuovamente considerata terra di nessuno. Il nuovo "centralismo democratico" ha eliminato Lumia ed ha imposto nelle liste siciliane la moglie di Fassino (Anna Serafini), il portavoce di Prodi (Silvio Sircana), il portavoce di Franceschini (Piero Martini). Si è trovato il posto per la figlia di Salvatore Cardinale (Daniela) e per il discusso Vladimiro Crisafulli.

03 marzo 2008

- Mafia & UDC - L'ex assessore Lo Giudice condannato a 16 anni e 8 mesi. Il tribunale chiede alla procura di indagare per associazione esterna mafiosa la deputata regionale Giusy Savarino.

Ancora sospetti sull'UDC agrigentina. L'ex deputato ed assessore regionale Udc Vincenzo Lo Giudice è stato condannato, in primo grado dal tribunale di Agrigento, a più di 16 anni di carcere perchè ritenuto organico alla cosca mafiosa di Canicattì. Lo stesso tribunale ha chiesto alla Procura di indagare la deputata regionale Giusy Savarino (Udc) ed il padre Armando (Udc), entrambi di Ravanusa, per associazione mafiosa esterna. I due sono già sotto indagine per una faccenda di concorsi truccati alla asl di Agrigento. Da poco l'ex governatore Totò Cuffaro (Udc), di Raffadali, è stato condannato, in primo grado, per aver utilizzato segreti d'ufficio per favoreggiamenti personali nei confronti di alcuni mafiosi ed è sotto indagine per associazione mafiosa esterna. Il senatore Calogero Mannino (Udc), di Sciacca, è sotto processo per associazione mafiosa esterna.

Signor Casini non basta nascondersi dietro una croce, parlare di famiglia...

ps
Ultimi aggiornamenti sul "cangurotto" Zambuto:
In questi ultimi giorni ha continuato a saltellare... ha azzerato la giunta che godeva dell'appoggio delle forze di centro-sinistra ed ha costituito un nuovo esecutivo della società civile(?). In molti, a sinistra , parlano di tradimento nei confronti degli agrigentini. Vi aggiorneremo sui prossimi salti.

29 febbraio 2008

Ad Agrigento continua la farsa. Il "cangurotto" Zambuto fa un saltello indietro.

La tragica commedia politica agrigentina aggiunge nuovi capitoli alla propria storia. Dopo i trionfali annunci dei big nazionali del Pdl e le chiare dichiarazioni dello stesso Zambuto sul salto a destra, il giovane esemplare maschio di canguro agrigentino effettua un saltello indietro: "Non sto ancora con Silvio Berlusconi e non sto con il Pdl", "ho solo avviato una INTERLOCUZIONE per il bene della città". Alla faccia della chiarezza. In realtà c'era mezza giunta in subbuglio con minacce di dimissioni alla notizia del passaggio a destra. Per questo motivo, il nuovo che avanza della politica agrigentina, ha fatto rapido dietro front! Ma a quale gioco stanno giocando ad Agrigento? Pindaro la definiva: "La più bella città dei mortali". Adesso è la più povera provincia della nazione. Via questa gente dal potere.

27 febbraio 2008

I voltagabbana della politica: ad Agrigento esplode il caso Zambuto

Non sempre l'età anagrafica corrisponde ad un modo nuovo di praticare la nobile arte della politica. La recente storia di Marco Zambuto ne è un esempio eclatante. Le sue elezioni hanno inizio nelle file della Democrazia Cristiana, poi nel CCD, nel febbraio 2007 si ritrova per il 4° anno consecutivo segretario provinciale dell'UDC. Ci sono le elezioni comunali e la Casa delle Libertà non intende candidarlo alla poltrona di sindaco di Agrigento. Secondo le logiche spartitorie del potere quella candidatura tocca al Movimento per le Autonomie di Lombardo. Niente paura. Il trentatreenne Zambuto salta il fosso e diventa il candidato sostenuto dal centro-sinistra. I Ds lo accolgono trionfalmente. Lo scambiano per un messia. Il giovane canguro della politica agrigentina diviene il sindaco più giovane d'Italia. L'opportunismo, però, è un vizio difficile da sradicare. Ed eccolo annunciare che dopo un dialogo avuto con lo psiconano aderisce al Popolo delle Libertà. E lui tranquillamente rimane sindaco della città. Agrigento si ritrova un primo cittadino di destra eletto con i voti della sinistra. Bella fregatura. Bella faccia di bronzo. Doppio tradimento all'italiana. Un comportamento da vero brontosauro politico italiano. Complimenti ed arrivederci al prossimo salto!

21 febbraio 2008

Salvatore Borsellino apre il sito 19 Luglio 1992

Ricevo e pubblico con vero piacere una comunicazione importante di Salvatore Borsellino:


"Sono vermante felice di potervi comunicare che finalmente il lungo cammino per la preparazione del sito www.19luglio1992.com e' arrivato alla sua conclusione e da oggi il sito e' accessibile sebbene ancora in fase di evoluzione.

Da oggi comincia un altro cammino che e' quello di riempirlo di contenuti ed utilizzarlo per quello che ci eravamo prefissi a Luglio dell'anno scorso quando cominciai a parlarvi del nostro Progetto 19 Luglio 1992 il cui obiettivo e' quello di fare di questo sito il punto di aggregazione per tutte le persone e le organizzazioni operanti sulla rete che anelano ad un paese diverso, tendono alla ricerca della verita' e della giustiza ed hanno la capacità di contribuire a questa ricerca e a questa strategia.

L'idea base e' quella di realizzare una sinergia al lavoro di tanti che sulla rete fanno ul lavoro splendido ma che spesso rimane confinato solo all'interno di questo mondo a casua dell'analfabetismo informatico della massa della gente e della mancanza di osmosi con il mondo dell'informazione tradizionale.

Questa e' la barriera che dobbiamo riuscire a superare per portare il mondo della rete, che costiuisce in Italia, ma anche nel mondo, l'ultimo baluardo della democrazia, a sfociare nel mondo esterno.

La forza per realizzare questo compito ci verra' dalla nostra sete di verita' e dalla rabbia di vederla quotidianamente calpestata e mistificata, dai politici, dagli organi di informazione. da quella che e' ormai diventata la "casta" dei giornalisti che ha portato alla completa o quasi estinzione di una stampa libera nel nostro disgraziato paese.

I contenuti del sito saranno quindi focalizzati sulle questioni inerenti la lotta alla criminalita' mafiosa, alle inadempienze, se non alle responsabilita' dirette dello Stato a questo riguardo, alla collusione di tanti appartenenti a quelle che e' oggi la consorteria dei politici in Italia.

Per il momento ho inserito nel sito tutte le mie lettere aperte scritte dal 17 Luglio dell'anno scorso, giorno in cui decisi di ricominciare a parlare dopo sette anni di silenzio, ad oggi.

E' gia' operativa una rassegna stampa che verra' aggiornata, se possibile, giornalmente da una delle mie piu' valide collaboratrici, la professoressa Vanna Lora.

Un altro insostituibile componente del nostro gruppo, Marco Bertelli, curerà dalla Germania, dove per ora vive, due rubriche "I Mandanti occulti", il cui nome ne identifica gia' i contenuti, e "Cronache Marziane", che saranno operative dalla prossima settimana..

Un'altra giovane collaboratrice della prima ora, Desiree Grimaldi, curera' la sezione dove verranno raccolte tutte le interviste di Paolo, sia video sia su stampa, e la trascrizione delle sue "lezioni" sulla mafia.

Il sito ospitera' pure i contributi del Prof. Enzo Guidotto, amico di Paolo, uno dei massimi conoscitori del fenomeno mafioso e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Mi scuso con tutti gli altri miei collaboratori, che aspettavano con impazienza l'apertura del sito per potere cominciare a dare il loro contributo, perche' non ve li elenco singolarmente, avrete modo di conoscerli appunto attraverso quanto pubblicheranno sul sito stesso.

La prima collaborazione "esterna" mi e' gia' arrivata ed e' stata gia' pubblicata, si tratta di una bellissima "Lettera a Paolo" che mi e' stata spedita da Giulia, una ragazza di soli 13 anni ed e' stata scritta da sua sorella Martina, una ragazza di 18 anni che, come altri giovani che ho conosciuto sulla rete, ha giurato a se stessa e a Paolo di diventare Magistrato per potere continuare il suo lavoro e realizzare il suo sogno.

Nel sito sono pure riportate le date e le localita' di una serie di incontri facenti parte di un ciclo denominato "Cultura della Giustizia" che mi porteranno in piu' di 20 citta' d' Italia a portare la mia testimonianza (e la mia rabbia) insieme con Benny Calasanzio, Enzo Guidotto, Giocchino Basile ed altri che parteciperanno di volta in volta.

Per l'organizzazione di questi incontri ringrazio in particolare i ragazzi dei MeetUp di Beppe Grillo che da ogni parte si stanno prodigando per permetterli. Tra tutti voglio pero' almeno nominare Barbara Olivo, del MeetUp di Cervignano del Friuli che ne' e' il vero e insostituibile motore.

L'ultimo ringraziamento a mio figlio Marco che, da solo, mi ha strutturato il sito e continuera' a supportarmi (e a sopportarmi) dakl punto di vista tecnico.

Aspetto con impazienza le vostre critiche e i vostri suggerimenti, il nostro sito www.19luglio1992.com deve crescere con voi e insieme a voi.

Prego tutti quelli che frequentano blog o forum di inserire il link al nostro sito o di farlo conoscere"

A presto

Salvatore Borsellino

20 febbraio 2008

Le primarie vanno effettuate SEMPRE. In Sicilia imposta la Finocchiaro.

La via maestra da seguire erano le primarie. Il tempo c'era. Non credete alle favolette raccontate dai leader interessati. La scelta del Partito Democratico di calare la candidatura di Anna Finocchiaro è stata una imposizione scaturita dall'emergere di una nuova arroganza centrocratica. E' bene che si faccia chiarezza. Una volta scelto un metodo, in questo caso le primarie, non può essere utilizzato ad intermittenza. Le regole vanno seguite sempre. Le regole democratiche non possono essere usate discrezionalmente dal leader del maggiore partito della coalizione. Solo quando conviene. In questo modo significa strumentalizzarne l'uso per fini antidemocratici. Quando sono sicuro di vincere convoco le primarie in modo da avere una maggiore legittimazione ed enfasi. Quando esiste il rischio concreto di perdere impongo il candidato dall'alto. Caro Veltroni la democrazia non funziona così. Detto questo bisogna pensare al bene della Sicilia. Prima di effettuare valutazioni sulla qualità della candidatura espressa dal centro-sinistra aspetteremo di sapere se ci sarà un accordo con Rita Borsellino e con il Sindaco Crocetta. Ed in caso positivo aspetteremo di conoscere i dettagli del profilo collaborativo ed i punti programmatici concordati. Un avvertimento: questo blog non accetterà un CONTENTINO. Se non ci saranno un coinvolgimento forte ed un programma di effettiva svolta sul tema della legalità la nostra valutazione sarà negativa. Visto il metodo utilizzato non ci saranno sconti.

15 febbraio 2008

Casini vergognati. Il "perseguitato" Cuffaro in Parlamento

Il signor Casini ha dichiarato ufficialmente che candiderà Totò Cuffaro alle nazionali. Non solo. Ha affermato: "Rispetto la magistratura, ma Cuffaro credo abbia subito una vera e propria persecuzione giudiziaria". In realtà, affermando che la magistratura perseguita qualcuno la sta già, selvaggiamente, attaccando. Altro che rispetto. Inoltre sappiamo benissimo che le sue lodi al "vasa vasa" nazionale mirano, soltanto, a non disperdere i frutti del Cuffarismo: i voti. Il 18% nell'isola. Senza di questi l'UDC nazionale sparirebbe. Ma l'ipocrisia non finisce quì. Parlando della Campania afferma che "La politica campana è psicologicamente subalterna alla criminalità organizzata". Ci vuole una bella faccia di bronzo. Questo brontosauro politco rappresenta il volto più arcaico della politica italiana. Mimetizzato da belloccio, da cattolico, da moralista. Nei fatti dimostra di essere l'erede della peggiore Democrazia Cristiana. Strumentalizza il garantismo per fini elettorali. Ha già dimenticato il sistema di potere incarnato da Andreotti-Lima-Ciancimino-i cugini Salvo. Questo blog invita Casini allo studio attento della "Lezione sulla Mafia" tenuta da Paolo Borsellino. Imparerà qualcosa di importante da una persona onesta.

11 febbraio 2008

Rita Borsellino rompe gli indugi:

"Sono la candidata alla presidenza della Regione della Sicilia, mi ritengo tale perche' spinta da tutti coloro che mi hanno chiesto a gran voce di non rinunciarvi e di rappresentare le istanze della nostra terra".
E se un giorno ti svegliassi Totò Cuffaro?

Una ipotesi sconvolgente per ognuno di noi!

La casa editrice di Palermo NAVARRA EDITORE vuole contribuire attivamente al processo di DECUFFARIZZAZIONE dell'isola. La riflessione sul futuro della Sicilia, passa, anche, attraverso la cultura pensata come vero veicolo di denuncia e costruzione di coscienza critica. Per questo, a fine febbraio, uscirà un libro, scritto dal marsalese Renato Polizzi, che con una narrazione divertente e ricca di battute effettua una riflessione amara e critica sulla Sicilia e sul Cuffarismo:

Antonio giovane siciliano laureato in giurisprudenza e praticante presso un importante studio una mattina si sveglia e si accorge di aver subito una metamorfosi : è diventato Totò Cuffarò. Convinto di essere afflitto da una rara malattia Antonio con l’aiuto dei genitori affida la diagnosi al dottor Gaudino uno di quei medici in grado di collegare il sintomo del malato con il nome e la clinica privata o ospedale pubblico del Nord corrispondente all’interno della sua agenda telefonica.
Ma lo sconvolgimento iniziale lascia presto il posto all’indifferenza: una tale trasformazione sembra ordinaria nella nostra Terra. Prende il via così una satira pungente su stereotipi e atteggiamenti tipici della cultura siciliana ed è facile scoprire come possiamo rintracciare un po’ di Totò Cuffaro in tutti noi.

Per contribuire alla scelta del titolo del libro clicca quì.

Lo staff freesud non poteva tirarsi indietro e quindi contribuisce attivamente alla campagna promozionale " e se un giorno ti svegliassi Totò Cuffaro".

Per leggere in anteprima i primi DUE CAPITOLI del libro clicca quì.

10 febbraio 2008

In Italia le primarie si fanno solo quando conviene

Non capisco le primarie ad intermittenza. Mi sembra che il centro-sinistra convochi le primarie soltanto quando tutto è sotto controllo. Per incoronare Prodi candidato premier o Veltroni segretario del PD. Risultati scontati in partenza. Quando servono veramente, quando il risultato è incerto si sceglie di non farle. Si calano i candidati dall'alto. In Sicilia, ad esempio, Veltroni vuole imporre la candidatura di Anna Finocchiaro alla presidenza della regione. Il popolo siciliano non può accettare simili prepotenze. Si facciano le primarie. Anna Finocchiaro, Rita Borsellino ed il sindaco Crocetta. Scelga il popolo e non Veltroni. Non ci sono predestinati o unti dal Signore. La democrazia deve provenire dal basso e non dalle segreterie dei partiti. Le primarie devono essere effettuate sempre. Quindi signor Forrest Gump si fermi e rispetti le regole democratiche.

08 febbraio 2008

Lettera ad Anna Finocchiaro, candidata

di Diego Gandolfo


Carissima Anna,

è il popolo siciliano che ti parla. E' il popolo dei giovani. In queste ore si parla di una tua candidatura alla Presidenza della Regione Sicilia. La tua Regione. La nostra Regione. 29 deputati del Pd ti hanno chiesto di candidarti per amore della Sicilia. Noi, invece, popolo di siciliani onesti, di giovani con la valigia pronta accanto alla porta di casa, di persone che vivono ogni giorno sulle proprie spalle il tracollo della Sicilia, in Sicilia, ti chiediamo un gesto d'amore ancora piu' estremo. Lascia la candidatura a Rita Borsellino. Rita è l'unica che può davvero farci vincere. L'unica che può riuscire a concentrare su di sé i voti della società civile, del centrosinistra e addirittura delle istanze legalitarie del centrodestra. L'unica. Faremo di tutto per portare Rita alle elezioni. Manifesteremo dappertutto, in tutta Italia affinché sia Rita sia Presidente. Abbandona per un attimo le vesti, gli schemi, l'anima del tuo partito. Presta ascolto ad una Sicilia in ginocchio che ti chiede di farti da parte e di sostenerla con tutta la tua forza. Solo così potrai veramente dimostrare un amore puro e sincero verso la tua terra. La nostra terra.

(Tratto dal blog di Benny Calasanzio)

Lo staff freesud sottoscrive

05 febbraio 2008

I capetti del centro-sinistra siciliano la smettano di giocare e si stringano attorno a Rita Borsellino Presidente

Sono in pieno svolgimento i giochi della politica isolana per arrivare al boicottaggio della candidatura di Rita Borsellino. Il popolo siciliano vuole Rita Presidente. Lo sta gridando con la costituzione di centinaia di comitati, di siti web, di firme e dichiarazioni a favore della Borsellino.

I capetti del centro-sinistra, però, sembra non vogliano ascoltare.


Rita Borsellino è la candidata naturale. Alle scorse elezioni prese 1.200.000 voti.

Solo 200.000 in meno di Cuffaro recuperando ben 500.000 consensi rispetto alle precedenti elezioni perse dalla sinistra. E' espressione della società civile. Rappresenta un punto fermo contro i compromessi affaristico-mafiosi.

La svolta storica.


Alle scorse elezioni l'Unione non la appoggiò in modo convinto.

E lo sapete perchè?

ci risponde la stessa Borsellino: "Una volta che abbiamo finito la stesura del programma sono stata chiamata dai segretari del partito. Mi hanno chiesto se avevo finito di giocare che il programma era già stato stilato ed era pronto nei cassetti delle segreterie. Mi sono opposta ed ho tenuto duro, portando avanti il programma della gente (scritto con la collaborazione di 25.000 persone). Questa cosa non gli ha fatto molto piacere".

Solo Rita Borsellino può conquistare l'appoggio della gente e battere il compatto centro-destra siciliano.

Noi stiamo con il popolo.

Noi stiamo con Rita.

01 febbraio 2008

Baciamo le mani all'UDC

La Sicilia è sempre stata la cassaforte elettorale della Democrazia Cristiana. La corrente Andreottiana dell'Isola era gestita dai mafiosi-politici Ciancimino e Lima e finanziata dai soldi dei mafiosi cugini Salvo. Andreotti fu prescritto per mafia. In nome del garantismo peloso questi signori hanno potuto spadroneggiare ed affossare ogni speranza di sviluppo economico-sociale, affamando la gente. Questo imporrebbe agli attuali leader dell'UDC (partito erede della Democrazia Cristiana) di candidare persone al di sopra di ogni sospetto e di compiere scelte moralmente limpide. Però si sa i voti garantiscono il potere ed in Sicilia Cuffaro porta un milione e mezzo di voti. Il signor Casini, insieme ai vertici romani del partito, preferiscono i voti. Nelle grandi democrazie un signore con il curriculum di Totò Cuffaro verrebbe sospeso da qualsiasi incarico politico, in attesa della definizione definitiva della propria situazione penale. In Italia l'UDC lo porterà al senato della Republica. Baciamo le mani ai signori dell'UDC.

31 gennaio 2008

Aggredito il giornalista antimafia Giuseppe Maniaci. Solidarietà da Ribera Online.

Questo blog esprime la più sincera e grande solidarietà al giornalista Giuseppe Maniaci aggredito in modo vile dal figlio di un boss mafioso e da un suo sodale vigliacco. Il giornalista è un punto di forza dell'informazione antimafiosa italiana. Senza paura racconta i crimini di un pezzo di Sicilia governato dalla feccia mafiosa. Da Partinico, Corleone... da mafiopoli racconta i misfatti del sistema politico- mafioso. Maniaci è un punto di riferimento per chi crede nei valori della legalità. Telejato è la televisione più piccola e coraggiosa del mondo. Noi siamo con lui. Chi cerca di zittire la libera informazione è un cane mafioso che ammorba la democrazia e umilia il popolo siciliano.

26 gennaio 2008

Quì Sicilia Libera. Cuffaro non è piu' il governatore del popolo siciliano.

Oggi risplende il sole in Sicilia. La vergogna è finita. Non gli tributiamo nemmeno l'onore delle armi. Cuffaro si è dimesso soltanto perchè il Consiglio dei Ministri, applicando la legge, lo stava cacciando in malo modo dalla sua poltrona. Le sue dimissioni non rappresentano, quindi, un atto di nobiltà politica ma sono l'epilogo di una vicenda schifosa. In questo caso fino alle elezioni (da tenersi entro 3 mesi) governerà l'attuale vice-presidente. L'evento liberatorio di oggi non è da ascrivere al merito dell'opposizione parlamentare siciliana che, da subito, si è mostrata troppo tenera. Dobbiamo ringraziare la gente che si era autoconvocata per una grande manifestazione di piazza da tenersi nel pomeriggio. Un meritato applauso va tributato a quei cannoli siciliani, offerti dal Presidente, che con la loro forza visiva hanno mostrato a tutto il mondo la tracotanza del potere isolano. E poi ringraziamo il governo Prodi che sospinto dal ministro Di Pietro stava mettendo fine alla tragicommedia. Il decreto di sospensione potrebbe arrivare ugualmente ed in questo caso il signor Cuffaro decaderebbe immediatamente sia da presidente che da deputato regionale. Ma il complimento più grande va a noi bloggers che abbiamo urlato così forte da fare tremare il Palazzo. Per il popolo siciliano, adesso, non ci sono più alibi: RITA BORSELLINO PRESIDENTE. Klikka quì.

25 gennaio 2008

Corriamo ai ripari arriva la "Mastellite Berlusconiana"

Diciamolo chiaro, il governo Prodi non ci piaceva molto, ma lo tolleravamo per una nobile ragione: teneva distanti dal potere Berlusconi ed i suoi sodali. Adesso ci attendono tempi bui. Piango per il destino della Giustizia e della Libertà in Italia. Prepariamoci al peggio.

Desirè Grimaldi, giovane studentessa universitaria milanese, mi scrive questa interessante e divertente lettera che pubblico con piacere:

" Cari Amici, sono molto provata nel dirvi che dopo le precedenti "vittime" colpite dall'ormai nota epidemia conosciuta con il nome di "Berlusconite", sta per tornare nella nostra cara Italia, una nuova forma di contagio; dai sintomi che si manifestano pare sia ancora più devastante della precedente; non è stato ancora ufficialmente rivelato il nome, ma da voci di corridoio pare venga denominata "Mastellite Berlusconiana" tenendo conto, a detta di esperti, che si tratta della presenza nel sangue di due microrganismi estremamente pericolosi: il "Silviolus Berlusconicoccus" e il "Clementia Mastellatia".

Ieri sera, nel corso della trasmissione "ANNOZERO" presentata da Michele Santoro, Fabrizio Cicchitto, attuale vice-coordinatore di Forza Italia, pare esserne stato colpito in diretta televisiva: in un intervento da intendere indubbiamente come atto di solidarietà umana nei confronti dell'ex ministro Clemente Mastella, si rivolge al giornalista "scomodo" Marco Travaglio enunciando il principio del contraddittorio secondo il quale costui non avrebbe dovuto parlare in quel modo dell'ex, e dico ex Ministro se pur di questi tempi temo fortemente per il futuro del nostro Ministero di Grazia (a Contrada) e Giustizia (per pochi "eletti") - in quanto non presente e quindi incapace di rispondere alle parole del giornalista.

Povero Cicchitto!!! Colpito così e inavvertitamente nell'esercizio delle sue funzioni da questa tremenda epidemia che gli ha fatto dimenticare che in Italia la libertà di PAROLA e di PENSIERO costituisce un principio garantito dalla nostra Costituzione e che di più Travaglio, oltre ad esercitare degnamente questo suo diritto contribuisce anche ad "arricchire" (di verità) il nostro paese con il suo lavoro, fondamento peraltro della Repubblica Italiana".

Desirè Grimaldi

18 gennaio 2008

Cuffaro è un angioletto. Condannato a soli 5 anni di carcere. Tutta l'UDC è in festa

Il centro-destra italiano è in festa. Cuffaro è un santo. Dopo le veglie di preghiera in favore di Don Totò adesso è l'ora delle congratulazioni. Casini, Cesa, Volontè, Schifani sono raggianti. Il buon Totò domani alle otto sarà in ufficio per continuare a governare la Sicilia. Per fare degnamente politica in Italia ci vuole una bella condanna. Cinque anni sono un buon viatico. Se fosse stato assolto avrebbe fatto una magra figura. Gli alleati lo avrebbero fatto cadere subito. I giudici lo hanno condannato soltanto perchè ha utilizzato segreti d'ufficio per favoreggiamenti personali a singoli mafiosi. Una cosa da niente. Quì per dimettersi ci vuole ben altro. E poi la gente gli vuole bene, prega per lui. Viva Totò.
LO SQUALLORE NON HA LIMITI. VADO IN BAGNO A VOMITARE.

16 gennaio 2008

Il Giudice di Berlino

Ricevo e pubblico una lettera di Salvatore Borsellino

" Se Berlusconi, che i giudici li ha sempre accusati di essere dei malati mentali, li ha fatti corrompere dai suoi amici, li ha applauditi quando hanno emesso sentenze a lui favorevoli e li ha esecrati ed additati al pubblico disprezzo quando hanno emesso sentenze a lui sfavorevoli, non avesse usato il concetto in maniera distorta, e lo avesse quindi svilito, mi verrebbe da esprimere un giudizio.

Cioe' che a Santa Maria Capua Vetere, senza bisogno di andare fino a Berlino, abbiamo finalmente trovato un giudice come quello che un mugnaio voleva andare a cercare fino in quella lontana citta' perche' gli rendesse giustizia a fronte dei soprusi del Re di Prussia.

Un Giudice che, senza lasciarsi intimidire da prospettive di inchieste punitive, da richieste di trasferimento e gogne mediatiche come quelle toccate a Luigi De Magistris e Clementina Forleo, si e' ispirato al tante volte disatteso articolo 3 della Costituzione.

Quel fondamentale articolo che afferma che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e, ci sarebbe da aggiungere, anche "di casta".

A fronte delle annunciate dimissioni di Mastella dalla carica che occupava indegnamente, dimissioni da lui stesso piu' volte minacciate a scopo di ricatto verso il governo e purtroppo mai attuate, la solidarieta' di Berlusconi e del suo partito era attesa e ovvia.

Si tratta infatti di una "solidarieta' di scambio", necessaria all'interno di un Parlamento in cui tra prescritti, inquisiti, gia' condannati nei primi gradi di giudizio, graziati da leggi ad personam e via andando, pochi sono quelli a cui non convenga procurarsi una gratitudine dai colleghi ad uso futuro.

Anche la solidarieta' di Prodi era scontata. Mastella gli ha fatto infatti finora da testa di ariete nell'opera di attacco e di imbavagliamento della magistratura che ha radici e motivi profonde, cioe' la ferita ancora aperta dell'azzeramento della classe politica, logica conseguenza delle inchieste della magistratura ai tempi ormai lontani di "Mani pulite", e la necessita' di far si che una stagione del genere non possa piu' ripetersi.

Ci sono poi necessità più recenti, cioè quella di insabbiare indagini che coinvolgono l'ormai ex (si spera) ministro "di Grazia ed Indulto" e che potrebbero coinvolgere lo stesso stesso capo di quel governo i cui componenti si affrettano oggi, con l'unica voce dissidente di Antonio Di Pietro, ad esprimere solidarieta' al Signor Mastella.

Il quale nelle sue dichiarazioni tenta di contrabbandare la difesa degli interessi della sua famiglia con l'amore per la sua famiglia e per la moglie in particolare e immagino che lo stesso amore debba nutrire per il consuocero anche per il quale mi risulta essere in atto un provvedimento per la restrizione della liberta' personale.

Per non dividere la famiglia potrebbe a breve essere necessario allestire una cella comune, ovviamente munita di ogni confort del caso per rispetto al rango dell'ex ministro e dei personaggi coinvolti

A sua volta Mastella mutuando lo stile dagli ambienti camorristici con i quali gode evidentemente di una empatia non comune, si affretta gia' a lanciare velate minacce con affermazioni del tipo :

''Mi dimetto sapendo che un' ingiustizia enorme e' la fonte inquinata di un provvedimento perseguito con ostinazione da un procuratore che l'ordinamento giudiziario manda a casa per limiti di mandato e di questo mi addebita la colpa. Colpa che invece non ravvisa nell' esercizio domestico delle sue funzioni per altre vicende che lambiscono suoi stretti parenti e delle quali e' bene che il Csm e altri si occupino''.

Dichiarazioni che da sole bastano a far trasparire la (scarsa) statura morale di questo individuo.

Mi chiedo cosa possano pensare gli Italiani di un ministro della Giustizia che ha un tale concetto della Giustizia stessa da non accettarne preventivamente il giudizio, sdegnando di rimettersi, come dovrebbero fare tutti i cittadini, alle indagini della Magistratura, ma che anzi sulla Magistratura stessa cerca, dallo scranno di cui dispone, di gettare fango, evocando oscure persecuzioni e trame contro di lui.

L'unica trama che a mio giudizio sembra fino a questo momento essersi delineata e' quella per l'imbavagliamento della Magistratura e il suo asservimento da parte della casta dei politici, cioe' quella "missione storica" per compiere la quale il signor Mastella, come da lui stesso dichiarato, dopo i dubbi iniziali e su consiglio di Andreotti e di Cossiga, accetto' di "occupare" il ministero di Grazia e Giustizia.

Trama d'altra parte gia' prevista nel progetto per l'occupazione dello Stato targato P2.

Ancora una volta mi sento in dovere di ringraziare l' ex ministro Mastella : forse i suoi spudorati eccessi nella gestione del potere faranno si che la sopportazione dell'opinione pubblica raggiunga il limite e che la reazione della coscienza civile riesca a spazzare via questa casta che occupa indegnamente il potere e le stesse Istituzioni".

Salvatore Borsellino


12 gennaio 2008

Sui rifiuti lo Stato sta provocando il popolo

E' una pura e semplice provocazione di Stato. E' volgare bastonare i cittadini e proteggere i responsabili del disastro. Distribuire la spazzatura campana per tutto il sud Italia e lasciare i responsabili al proprio posto. E' una vergogna senza precedenti. Come possiamo accettare la monnezza altrui sapendo che Bassolino e la sua giunta continuano a stare nelle loro comode poltrone di potere? come si può permettere a CUFFARO di accettare la spazzatura campana a condizione che il governo sblocchi i fondi per la costruzione di quattro CANCROVALORIZZATORI in Sicilia? E' squallore puro. Affarismo sulla pelle del popolo. Se tutto quello che sta avvenendo in Campania, Sicilia, Sardegna fosse accaduto nelle regioni del nord il popolo avrebbe assaltato i palazzi e cacciato con i forconi la Casta al potere. Quì al sud, nel mezzogiorno d'Italia, tutto è permesso: che una regione venga avvelenata, che un governatore baratti inceneritori con monnezza, che un Presidente importi spazzatura in Sardegna violando la legge. Il Sud è la terra di nessuno. Violentata dai propri stessi governanti con l'aiuto delle mafie locali e nel silenzio del governo centrale. Questo blog è solidale con tutti i cittadini, che in queste ore, vengono vergognosamente bastonati dalla Casta. RESISTETE.

09 gennaio 2008

Signor Prodi la ringraziamo per i tumori che ha deciso di regalarci costruendo i termovalorizzatori in Sicilia

Prodi ha detto che sbloccherà i fondi per la costruzione di 4 mega inceneritori in Sicilia. Nella foto è raffigurato un neonato sviluppatosi da spermatozoi contaminati da polveri PM 02/2,5 prodotte da termovalorizzatori. Alla fine la monnezza campana è servita allo scopo: spingere verso la costruzione dei CANCROVALORIZZATORI (noi lo avevamo detto subito) Viviamo in una LOBBYCRAZIA nauseante. Il ministro PECORARO SCANIO ha il dovere di bloccare tutto. Il sud Italia diventerà il più grosso immondezzaio d'Europa. Smaltiremo il pattume di tutti. Questo blog ringrazia Cuffaro ed il suo amichetto Prodi per i cancri, le malformazioni e tutte le altre gravissime patologie che hanno deciso di regalare al popolo siciliano.
PREPARIAMO LE BARRICATE.

07 gennaio 2008

Monnezzopoli e Bassolino il Bonzo Illuminato

Nonostante la regione da Lui governata affoghi tra la monnezza, la diossina e la camorra. Nonostante la Polizia bastoni inermi cittadini che provano, soltanto, ad esercitare uno dei diritti sanciti dalla Costituzione: difendere la propria salute. Nonostante fiumi di denaro si siano dispersi in mille rivoli di clientelismo, inefficienza e malaffare.
Nonostante il governo, di fatto, gli abbia tolto i poteri, in materia di rifiuti, prendendo in mano la situazione. Nessuno, nel centro-sinistra (tranne DiPietro), ne chiede le dimissioni. Venerato e rispettato come un eroe. Il centro-sinistra lo protegge come un santo. E Lui, moderno Bonzo Illuminato Campano attende di diventare un Buddha. Orde di sorci, ringalluzziti da tanto benessere, organizzano ole al suo passaggio.

06 gennaio 2008

Un risarcimento impossibile

Siamo lieti di pubblicare la lettera, inviataci da Salvatore Borsellino, riguardante il risarcimento ottenuto dalla famiglia del giudice scomparso ed il comportamento incondivisibile tenuto dall'Avvocatura dello Stato.

" In merito alla notizia evidenziata oggi sulla stampa del risarcimento alla vedova e ai figli di Paolo Borsellino, quello che ci sarebbe da porre in evidenza e' il fatto che i suoi familiari abbiano dovuto attendere quindici anni prima di avere un risarcimento dovuto, sempre che, come giustamente evidenziato nella sentenza, possa quantificarsi un risarcimento per una perdita di tale genere.
Quello che però lascia veramente allibiti è la motivazione con cui l'avvocatura dello Stato ha sostenuto che questo risarcimento non fosse dovuto negando
"l'assenza del nesso di causalità tra l'evento considerato e i danni da esso derivanti".
Risulta anche, dalle dichiarazioni dell'avvocato della famiglia Borsellino, che l'avvocatura dell Stato abbia praticamente sostenuto che Paolo Borsellino non abbia sofferto dal punto di vista psicologico prima del suo assassinio, quando invece tutti noi familiari sappiamo che Paolo aveva addirittura deciso di limitare le sue manifestazioni di affetto verso i figli nella speranza che questo potesse farli meno soffrire dopo la sua morte annunciata.
Erano i giorni in cui Paolo continuava a ripetere quasi ossessivamente "devo far presto, devo far presto, mi resta poco tempo" e in cui scriveva, nella lettera non finita che abbiamo trovato sul suo tavolo il 19 Luglio, "la mia città si è di nuovo barbaramente insanguinata ed io non ho più tempo da dedicare neanche ai miei figli, che vedo raramente perchè dormono quando esco da casa ed al mio rientro, quasi sempre in ore notturne, li trovo nuovamente addormentati".
Lo Stato Italiano che non solo non ha saputo proteggere questo giudice predisponendo le più elementari misure di sicurezza in Via D'Amelio, dove Paolo si recava a trovare la madre più volte alla settimana, ma che in alcune sue componenti è addirittura responsabile diretto di questo assassinio dovrebbe vergognarsi di non avere reso ancora giustizia ai suoi familiari e agli italiani tutti per questa strage invece di addurre assurde motivazioni tecniche per cercare di risparmiare su un impossibile risarcimento ".
(Salvatore Borsellino)
Giù le mani dai cittadini campani. Vanno presi a calci i politici

Sono indecenti le cariche contro i cittadini campani che cercano di difendere la salute dei propri figli. In un paese civile andrebbero presi a calci e strappati dalle loro comode e ricche poltrone i politici che hanno permesso lo scempio. La Campania è avvelenata da anni. Già nel 2004 la rivista medica The Lancet Oncology annunciava un aumento del 24% dei tumori al fegato nei territori delle discariche. Gli ultimi dati dell'Organiz. Mondiale della Sanità parlano di un pauroso aumento delle patologie di CANCRO: pancreas, polmoni, dotti biliari più 12% rispetto alla media nazionale. Non sono soltanto numeri ma uomini, donne e bambini condannati a morire precocemente in mezzo ad atroci sofferenze. Voi che fareste? Tutto ciò è avvenuto perchè i rifiuti sono un enorme business per camorra, politica ed imprese. Hanno avvelenato un popolo per arricchire le proprie tasche. Hanno fatto fallire ogni politica di raccolta differenziata. Attenti: la monnezza per strada è una falsa-emergenza creata per un solo scopo: imporci il nuovo business, la costruzione dei CANCRO-VALORIZZATORI, veri mostri inutili, creatori, soltanto, di ulteriori terribili patologie tumorali. Fermiamoli.
BISOGNA INDIVIDUARE I POLITICI RESPONSABILI E SCACCIARLI DAI PALAZZI

03 gennaio 2008

Contrada e Borsellino non erano amici

Salvatore Borsellino ha scritto una lettera al nostro blog nella quale contesta aspramente le ultime dichiarazioni del legale di Contrada riguardo ad una presunta amicizia tra quest'ultimo ed il giudice Paolo Borsellino.

Ecco il testo integrale della missiva:

" Non si puo' che restare allibiti nel leggere l'ultima esternazione dell'avvocato Lipera che asserisce di riferire frasi raccolte dal suo assistito, il Sig. Contrada, in un colloquio avuto presso l'ospedale Cardarelli di Napoli.

Il suddetto Contrada avrebbe testualmete detto:"Di Paolo Borsellino ho un grandissimo ricordo. Con lui c'era un'ottima collaborazione professionale, ma anche un'amicizia che ci portava a frequentarci fuori del lavoro".

Di fronte a una dichiarazione cosi' aberrante e al di fuori della realta' accertata in piu' gradi processuali fino alla sentenza definitiva della Cassazione sono possibili due ipotesi.

La prima e' che l'avvocato Giuseppe Lipera continui autonomamente nella sua opera di disinformazione tesa a mistificare la realta' presentando all'opinione pubblica un traditore dello Stato come una vittima di chissa' quali macchinazioni ed attribuendo alla durezza del regime carcerario le condizioni fisiche dello stesso Contrada, dovute invece per la maggior parte ad un digiuno volontario attuato allo scopo.

La seconda e' che il quadro clinico denunciato sia effettivamente cosi' grave, perlomeno a livello cerebrale, da avere completamente ottenebrato la mente dello stesso Contrada tanto da far nascere nella sua mente ricordi non assolutamente corrispondenti ed anzi in assoluto contrasto con la realta'.

Non e' assolutamente spiegabile altrimenti quanto risulta da atti processuali e quanto mi sono ancora oggi fatto ribadire dalla figlia maggiore di Paolo, cioe' che almeno in due occasioni Paolo avesse reagito al solo sentire il nome di Contrada, peraltro neanche noto al resto dei suoi familiari, dicendo esplicitamente che sarebbe stato meglio che nemmeno pronuziassero quel nome dato che si trattava di un individuo estremamamente pericoloso.

Non bisogna poi dimenticare come il pentito Gasare Mutolo avesse fatto a Paolo, in un colloquio non verbalizzato, il nome di Contrada insieme a quello del Giudice Signorino.

Paolo fu ucciso la settimana prima dell'incontro che avrebbe dovuto avere con Mutolo per verbalizzare queste dichiarazioni.

Il giudice Signorino si uccise quando cominicarono a trapelare le voci sulle dichiarazioni di Gaspare Mutolo.

Contrada e' oggi in carcere per scontare una condanna definitiva e tenta di far parlare i morti e sfruttare la sparizione dell'agenda rossa di Paolo Borsellino per non pagare il suo debito con la societa' ".

Salvatore Borsellino

31 dicembre 2007

Una splendida poesia dedicata a Giovanni Falcone

Il poeta Gaspare D'Angelo, dalla pizzeria Impastato di Cinisi, declama la poesia "Falcone e le ali", in dialetto siciliano. I brividi percorreranno la vostra schiena. Voglio chiudere il 2007 onorando uno dei veri eroi del nostro tempo. Un martire della giustizia. In vita fu contrastato e attaccato in modo vile da molti esponenti della Casta. Gli stessi che oggi ci ritroviamo al potere. A Falcone il nostro onore a loro il disprezzo più profondo.

30 dicembre 2007

Il Dini-Sauro, ultima frontiera dell'estremismo gerontocratico centrista

L'estremismo politico risiede tra i vecchi conservatori centristi. Non c'è alcun dubbio. Altro che comunisti. L'emblema di tutto questo è l'ultimo ricatto del Dini-Sauro a Prodi. Forse rinvigorito dalla fresca condanna, in primo grado, incassata dalla moglie Donatella Pasquali Zingone: due anni e quattro mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta mediante falso in bilancio per un crac da 40 miliardi che provocò il fallimento della Sidema. Certo una condanna in famiglia è un buon passaporto per fare carriera politica in Italia. Sta di fatto che in preda ad una erezione politico-intellettuale il giovane esemplare di Dini-Sauro, a soli 77 anni di età, tiene in ostaggio il governo della Repubblica italiana. Pone non uno ma cinque punti imprescindibili per il governo. Pena la rovinosa caduta dello stesso. E pensare che fu eletto senatore in una lista per Prodi. Il suo nuovo partito, "I Liberaldemocratici" , non si presentò neppure alle elezioni. L'ultima volta che una Lista Dini si presentò ad una consultazione elettorale, nel 1999, raccolse soltanto 350 mila voti ed elesse un solo parlamentare. Ed allora chi rappresenta Dini? in pratica se stesso. Berlusconi lo aspetta a braccia aperte nel suo prossimo governo. Brrrrrr!!!

27 dicembre 2007

E adesso graziamoli tutti. Contrada favorì la mafia. Punto.

Esistono le leggi che consentono ai detenuti malati di essere curati in strutture interne o esterne al carcere e di ottenere il differimento della pena. Nel caso di reati di mafia per ottenere altri benefici occorre aver "collaborato" con la giustizia. Cosa che Contrada non ha mai fatto. Lo Stato ha previsto norme di umanità. Ed allora perchè mai concedere un provvedimento di grazia? In Italia sembra inconcepile che un "colletto bianco" possa essere costretto a scontare la pena inflittagli da un tribunale della Repubblica. Ci sono tanti altri detenuti, meno conosciuti, che versano nelle medesime condizioni del signor Contrada. E nessuno si sogna di condergli nulla.

La sentenza di condanna è molto chiara: "Da tale complesso materiale probatorio, sottoposto a rigoroso vaglio critico, è emerso al di là di ogni ragionevole dubbio che l’imputato ha posto in essere una condotta consapevolmente ed univocamente indirizzata ad agevolare l’organizzazione criminale Cosa Nostra". Ed è definitiva.

Senso di umanità significa, anche, rispettare il dolore delle vittime della mafia. Graziare chi, lavorando per conto dello Stato, favoriva Cosa Nostra significa pugnalare per l'ennesima volta chi ha dato la propria vita per liberarci dal cancro mafioso.

Dopo indultopoli potrebbe aprirsi graziopoli. Il Presidente Napolitano si metta a servizio della Giustizia.

23 dicembre 2007

In Sicilia siamo alla farsa: Miccichè e il Cuffarismo senza Cuffaro

Aiutateci. La dignità della Sicilia affonda. Il Presidente del Parlamento siciliano Miccichè afferma: "Cuffaro vive in un sistema di tipo clientelare, lo dice lui stesso. Si rende conto che è vittima del cuffarismo, insomma rimane imbrigliato lo stesso Cuffaro nella rete del cuffarismo. Questo è un sistema che va abbattuto".
Cuffaro replica: "Sono molto amareggiato per le cose dette da Micciché".
Il vicerè Miccichè allora precisa: "forse la frase gli [a Cuffaro] è stata riportata male. La colpa, lo ribadisco, non è di Cuffaro ma di un metodo che è stato chiamato “cuffarismo” e che esiste da 50 anni", "se fossi Cuffaro mi amareggerei piuttosto perché un sistema che viene considerato sbagliato porta il mio nome. Ma la colpa è del metodo, non dell’uomo".
Ma come cazzo fa a chiamarsi cuffarismo una cosa nata prima di Cuffaro? Secondo la filosofia del genio Miccichè: il cuffarismo è germogliato prima di Cuffaro! I Profeti dele sacre scritture bibliche avevano predetto questo evento: "Caro Totò la tua fama precederà la tua stessa esistenza".
Miccichè e Forza Italia da due legislature governano insieme a Totò Vasa Vasa utilizzando lo stesso metodo. Se di cuffarismo si tratta anche il signor Miccichè ne fa parte.
Ma esistono giornalisti in Sicilia? qualcuno che faccia presente al signor Miccichè che il popolo non è stupido? Nessuno. Silenzio. Tomba.

La verità è che si avvicina la sentenza sul presunto favoreggiamento di Cuffaro alla mafia. Qualcuno sente puzza di carogna. La lotta per la successione allo zio Totò è aperta. Gli avvoltoi sono pronti.